giovedì 21 novembre 2013

Recensione | Frankenstein - Mary Shelley (Myth Busted)

Salve a tutti, miei carissimi e bellissimi lettori!
Giusto per aggiornarvi sui danni causati da Thor qualche giorno fa, Mel è ancora senza internet. Sinceramente, se era un modo per pubblicizzare il tuo film, caro Thor, non ci è piaciuto per niente.

A proposito! Da ieri anche l'Italia si aggiunge alla lista dei paesi ai quali è permesso guardare Thor - The Dark World. YEEEEEEH!
Non ti illudere, Thor. Io vado a vedere il film per Loki.
Grazie, tesoro *W*

                                             
Comunque, torniamo a noi.Il post di oggi sarà un po' particolare. Inizialmente, lo avevo concepito come una recensione di Frankenstein di Mary Shelley, ma io sono un po' contraria alla recensione dei classici. Diventerebbe una critica, poi, e io non mi sento qualificata per fare la critica di un classico.
Perciò
ho pensato, visto che ci sono moltissimi luoghi comuni su questo romanzo, perché non sfatarli?
Quindi, ecco il MYTH BUSTER su Frankenstein.



Il Nome
Il primo, ovvio, mito da sfatare, è quello quasi scontato del nome della creatura. Voi lo saprete benissimo, ma la maggior parte delle persone (versione più piccola e decisamente più ignorante di me compresa) pensa che Frankenstein sia il nome del mostro, mentre è il cognome di Victor Frankenstein, il suo creatore. Il mostro, la creatura, non ha un nome. Perché un nome implica un battesimo, un rito cristiano, che un "demonio", come viene considerata la creatura da Frankenstein, non può ricevere. La confusione può essere determinata dal fatto che la denominazione "il mostro di Frankenstein" potrebbe essere stata abbreviata  nel semplice "Frankenstein".

L'aspetto del mostro.
Spesso il mostro di Frankenstein viene dipinto come verdognolo e brutto da far paura. Senza dimenticarci gli iconici bulloni nel collo. Quest'immagine deriva dal primo adattamento cinematografico del romanzo, diretto da  James Whale.
Un tipetto affascinante.

Comunque, sappiate invece che Frankenstein, nell'assemblare la sua creatura, si era ispirato al sublime. Ovvero, qualcosa di talmente magnifico da turbare l'animo, in parole molto povere. Pertanto, ha scelto con cura pezzi di cadaveri e ha cercato di mettere insieme un essere forte e maestoso. Però, purtroppo, il risultato non è quello sperato, perché in fondo la creatura è fatta di...cadaveri. Quindi la sua pelle è giallastra, molto tirata e quasi insufficiente a coprire l'enorme massa di muscoli. E' molto alto. Ha i capelli neri e lucidi e gli occhi acquosi e grigiastri. Ma, al contrario di quello che vi hanno fatto credere, non se ne va in giro tipo zombie muovendo passi meccanici e goffi. Al contrario, possiede un'agilità e una velocità disumane.


L'eloquenza del mostro.
Io ho una teoria su i mostri e i cattivi in genere: meno parlano, più fanno paura. Ecco perché, probabilmente, coloro che hanno dovuto adattare la storia di Frankenstein per i più, hanno tolto la voce al mostro, o comunque gli hanno impedito di formulare frasi di senso compiuto. Qualcosa con cui non puoi comunicare, fa più paura, in effetti. In realtà, invece, il mostro impara a parlare fluentemente grazie ai De Lacey, la famiglia che possedeva un capanno nel quale la creatura si è nascosta nei primi anni di vita. Spiandoli da una fessura, il mostro, che qui dimostra anche la sua forte intelligenza, impara costumi e lingua degli esseri umani, per imitazione, senza che nessuno gli insegni.
Impara addirittura a leggere!




La cattiveria del mostro.
La storia del mostro di Frankenstein è, secondo me, uno dei migliori esempi di "evil isn't born, it's made" (cit. Regina Mills). Il mostro non è affatto cattivo, quando viene creato, anzi! E man mano che acquista consapevolezza, i suoi buoni sentimenti diventano sempre più complessi. Vuole imparare a parlare; vuole aiutare i De Lacey con i loro lavori per non vederli così tristi; vuole l'affetto di una famiglia; vuole essere accettato a dispetto del suo aspetto. Il problema è che nessuno riesce ad andare oltre l'apparenza, nemmeno il suo stesso creatore. Quindi, il mostro inizia a comportarsi da mostro.

«Tutti gli uomini detestano gli infelici; quanto, dunque, devo essere detestato io, il più infelice di tutti gli esseri viventi! Anche tu, mio creatore, detesti e disprezzi me, tua creatura, alla quale sei legato da un nodo che si può sciogliere solo con l'annientamento di uno dei due. Vuoi uccidermi. Come puoi giocare così con la vita? Fai il tuo dovere verso di me, e io farò il mio verso di te e il resto dell'umanità. Se accetterai le mie condizioni, lascerò loro e te in pace; ma se rifiuti, riempirò le fauci della morte finché non sarà sazia del sangue degli amici che ti restano».

         Tuttavia, il suo agire scellerato non gli recava piacere.

«Credete che io non fossi torturato dal pungolo del rimorso? Lui», disse indicando il corpo, «lui non ha sofferto la decimillesima parte di quello che ho sofferto io durante l'estenuante preparazione dei miei delitti. L'egoismo mi spingeva avanti, mentre il rimorso mi rodeva. I rantoli di Clerval erano forse musica per le mie orecchie? Il mio cuore era fatto per l'amore, per la comprensione; fu il dolore a spingerlo all'odio, alla crudeltà e a questo mutamento si accompagnò un tormento che non potete neppure immaginare!»

Frankenstein non è scritto per far paura
Contrariamente a quanto si può pensare, quindi, Frankenstein non è mai stato concepito per incutere paura. Piuttosto, il suo intento era quello di spingere alla riflessione sul tema della creazione e dello sviluppo tecnologico.



Penso sia arrivato il momento di fermarmi, anche se ci sarebbe tanto di cui discutere. Voi che ne pensate? Conoscete qualche altro luogo comune su Frankenstein che mi è sfuggito? Lo avete letto? Pensate di leggerlo?

E, soprattutto, credete che si possa tirare fuori una rubrica carina da questo concetto del "Myth Buster"? Perché io ci sto facendo un pensierino.

Let me know!


20 commenti:

  1. *___*
    Non so da dove cominciare. Anzi lo so: questa DEVE diventare una rubrica!! E' fantastica, davvero! La adoro la adoro la adoro!
    E non sapevo quasi nulla su Frankestein... ehm, volevo dire sul mostro di Frankestein! Credo che questo voglia dire che devo leggere il libro u.u
    Comunque è stato davvero interessantissimo, brava Mys! =*

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    1. Frannie! Grazieee *_____*
      Ne parlo con Mel e vediamo se possiamo farne uscire qualcosa, sennò, anche se resta una cosa così a random, ci sta bene lo stesso.
      A te consiglio di leggerlo in lingua. A me le traduzioni dei classici mi fanno sempre un po' storcere il naso, tu che leggi in inglese puoi salvarti! Non è difficile, te lo assicuro. ^_^

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  2. Fantastico post. Concordo con Frannie e appoggio la mozione: DEVE diventare una rubrica!
    I love it!

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    1. Grazie! *_* Appena la mia socia torna operativa, ne parliamo.

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  3. Concordo con ogni parola. È un libro meraviglioso, quando lo lessi rimasi molto colpita dalla traformazione della creatura da innocente a mostro vero e proprio ç_ç

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    1. Anche io ci sono rimasta. ç_ç E, soprattutto, DIAMINE, FRANKENSTEIN. UN PO' DI FIDUCIA. u.u

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  4. E' un libro meraviglioso e mi è piaciuto molto questo post che sfata alcune credenze su questo libro che in realtà derivano solo dalla versione cinematografica ;D

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    1. Dalle varie trasposizioni, oserei dire :3 Era più facile trattare la creatura come un mero "mostro", nel cinema. Un vero peccato.

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  5. questa DEVE diventare una rubrica, il caso è chiuso! Che bel post interessante *___* brava Mys! Io sapevo qualcosa solo per OUAT XD

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    1. LOL Grazie Gio! *_* Se hai visto OUAT, adesso sai perché Whale si chiamava così! XD il regista del primo film su Frankenstein! ** geniale.

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  6. LE GIIIIIIIIIF! LE GIIIIIIIF!
    ...scusa. LA GIIIIIIIIIF!

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  7. Veramente carina come idea, io ce la vedo proprio bene come rubrica!! Interessante, dovreste farne altri di post *___*
    La maggior parte dei luoghi comuni sul romanzo da te sfatati, li avevo appresi alle superiori grazie ad una lezione di letteratura inglese, dove il prof appunto si mette a spiegare tutte queste cose. Inutile dire lo sbigottimento iniziale! Ho letto solo degli estratti, prima o poi prendo il libro che ho impolverato sulla libreria e mi metto a leggerlo! Hai ragione, più che un romanzo scritto per far paura lo scopo era quello riflessivo, a tratti veramente drammatico.

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    1. Anche io ho scoperto la maggior parte di queste cose alle superiori grazie alla mia prof, bless her!
      Ti consiglio vivamente di leggerlo :3

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  8. Io l'ho letto tipo due estati fa e come te sono rimasta scioccata da quanti miti comuni vengono sfatati alla lettura di questo romanzo!
    Non mi aveva entusiasmata in modo particolare, ma non mi era nemmeno dispiaciuto.
    Comunque in questo caso i vari punti trattati li conoscevo già, ma mi piacerebbe vederla diventare una rubrica e imparare cose nuove, credo che sarebbe molto interessante :D

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    1. Grazie! Io e la mia socia ne abbiamo parlato, probabilmente saranno post un po' a random, quando troveremo materiale da trattare, ma mi ha fatto molto piacere tutto questo feed back positivo *_*

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  9. Facci una rubrica!! E' troppo stupendo questo post!

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