Aw, oggi sono di ottimo umore! Ieri ho ufficialmente iniziato una collaborazione con la Garzanti e la Rizzoli, e questa cosa mi fa venire voglia di andarmene in giro a saltellare e spargere fiorellini.
Fantastico!
E ieri sera abbiamo finalmente cambiato la grafica! Proviamo sempre a discostarci dai toni del blu, ma proprio è più forte di noi. Sappiate che questa è una grafica tematica, ma il tema non è subito afferrabile. Sappiatelo.
(in fondo al post vi lascio il Making Of, giusto per farvi sapere com'è andata la cosa e darvi delucidazioni al riguardo...)
Anyway, oggi vi propongo la recensione di un libro che mi è piaciuto davvero tanto. Mi è stato inviato dall'autore ed è stato una piacevolissima sorpresa!
Leggete qui e poi catapultatevi a comprarlo *-* (...sì, senza giri di parole).
La città inferiore
LORENZO MANARA
Il Ritornante #1
▲ Autopubblicato ▲ Cartaceo EBOOK DISPONIBILE ▲ 8,90 € ▲
TRAMA: « Citta Industriale, 1889.
Mi restano tredici giorni di vita.
Il marchio con cui sono stato maledetto si dissolve rapidamente e la sua scomparsa significa morte.
C'è un solo modo per mantenerlo integro e riavviare il conto alla rovescia: uccidere.
Potrei andare avanti così per l'eternità.
Immortale?
No, sono solo un ritornante. »
La Città Inferiore è il romanzo d'esordio di Lorenzo Manara ed è il primo capitolo di una saga, che si sviluppa anche nella versione a fumetti.
Un plauso all'autore -e alla sorella, autrice dei disegni- per aver impostato così bene la cosa!
La storia si sviluppa su due linee temporali differenti, che ci permettono di fare la conoscenza di Giovanni De Medici, vissuto nella Toscana del 500, e Nero De Medici, aspirante giornalista del 1889.
Questi uomini, oltre al cognome, condividono la stessa sorte: entrambi, infatti, una volta giunti in punto di morte, sono stati salvati da l'utilizzo di un cubo misterioso che li ha riportati in vita. I due sono in perfetta salute e non notano niente di strano, a parte la comparsa di un quadrato tatuato sul petto.
Quello è il simbolo del loro essere dei Ritornanti, uomini che hanno ingannato la morte e che hanno solo tredici giorni di tempo per ripagare il debito che li tiene in vita.
Come? La risposta è quasi ovvia: uccidendo.
Parto col dire che la trama di fondo di questo romanzo è originalissima.
Sono stata subito conquistata dall'idea di una persona costretta ad uccidere per vivere, e mi è piaciuta la piega che l'autore ha dato alla questione.
Accettare di doversi sporcare le mani di sangue, almeno una volta ogni tredici giorni, non è facile, ma Nero e Giovanni si rivelano due personaggi pratici, che prendono la cosa di petto e la sfruttano al meglio delle loro possibilità.
Commettono errori e rischiano di farsi trascinare dalla furia omicida, ma riescono sempre (o quasi?) a restare sulla retta via per proteggere le persone a cui tengono.
I cattivi della situazione, poi, sono fantastici: un gruppo di Artisti, amorevoli con le loro opere e spietati con i loro simili. Dieci punti per il terribile Canova.
C'è una storia d'amore tra le pagine de Il Ritornante, rimasta sullo sfondo e priva di azioni plateali: non è la prerogativa numero uno e non occupa un posto centrale, ma è abbastanza importante da condizionare in parte le azioni di Nero. Questa è senz'altro una delle cose che più mi sono piaciute.
Le ambientazioni sono fantastiche, ben descritte e suggestive.
Soprattutto La Città Industriale, luogo in cui ci troviamo per la maggior parte del tempo, che ha un'organizzazione interna precisissima e una geografia ben delineata.
L'atmosfera è cupa e grigia, come a voler riflettere il malcontento popolare. Bello bello :3
La storia ha un ritmo veloce e praticamente mancano parti di stasi. È impossibile mettere via il romanzo se non una volta arrivati alla fine. Io volevo sapere dove si stesse andando a parare e, soprattutto, come Nero e Giovanni fossero collegati tra loro.Perché, ovviamente, ho un paio di teorie u_u
Questo è soprattutto merito dello stile dell'autore, molto scorrevole, coinvolgente e introspettivo al punto giusto.
Sono rimasta sorpresa nel trovarmi davanti un romanzo così ben scritto e, vuoi che la storia mi aveva presa troppo, non ho trovato refusi né errori troppo disturbanti.
Quindi, se ve lo state chiedendo... ve lo stra consiglio.
È un romanzo un po' introduttivo, nonostante l'abbondanza di eventi, che permette di prendere familiarità con il mondo creato dall'autore e ci prepara ai seguiti che verranno.
Il finale lascia la suspence a livelli quasi osceni (DANNAZIONE!) e spinge sicuramente ad accaparrarsi il secondo capitolo di questa serie che, ve lo assicuro, vale davvero la pena di iniziare.
Sono stata subito conquistata dall'idea di una persona costretta ad uccidere per vivere, e mi è piaciuta la piega che l'autore ha dato alla questione.
Accettare di doversi sporcare le mani di sangue, almeno una volta ogni tredici giorni, non è facile, ma Nero e Giovanni si rivelano due personaggi pratici, che prendono la cosa di petto e la sfruttano al meglio delle loro possibilità.
Commettono errori e rischiano di farsi trascinare dalla furia omicida, ma riescono sempre (o quasi?) a restare sulla retta via per proteggere le persone a cui tengono.
I cattivi della situazione, poi, sono fantastici: un gruppo di Artisti, amorevoli con le loro opere e spietati con i loro simili. Dieci punti per il terribile Canova.
C'è una storia d'amore tra le pagine de Il Ritornante, rimasta sullo sfondo e priva di azioni plateali: non è la prerogativa numero uno e non occupa un posto centrale, ma è abbastanza importante da condizionare in parte le azioni di Nero. Questa è senz'altro una delle cose che più mi sono piaciute.
Le ambientazioni sono fantastiche, ben descritte e suggestive.
Soprattutto La Città Industriale, luogo in cui ci troviamo per la maggior parte del tempo, che ha un'organizzazione interna precisissima e una geografia ben delineata.
L'atmosfera è cupa e grigia, come a voler riflettere il malcontento popolare. Bello bello :3
La storia ha un ritmo veloce e praticamente mancano parti di stasi. È impossibile mettere via il romanzo se non una volta arrivati alla fine. Io volevo sapere dove si stesse andando a parare e, soprattutto, come Nero e Giovanni fossero collegati tra loro.
Questo è soprattutto merito dello stile dell'autore, molto scorrevole, coinvolgente e introspettivo al punto giusto.
Sono rimasta sorpresa nel trovarmi davanti un romanzo così ben scritto e, vuoi che la storia mi aveva presa troppo, non ho trovato refusi né errori troppo disturbanti.
Quindi, se ve lo state chiedendo... ve lo stra consiglio.
È un romanzo un po' introduttivo, nonostante l'abbondanza di eventi, che permette di prendere familiarità con il mondo creato dall'autore e ci prepara ai seguiti che verranno.
Il finale lascia la suspence a livelli quasi osceni (DANNAZIONE!) e spinge sicuramente ad accaparrarsi il secondo capitolo di questa serie che, ve lo assicuro, vale davvero la pena di iniziare.
Su Amazon è anche disponibile il secondo capitolo della serie.
L'Entrata dei Gladiatori costa 2,99 € in formato ebook e 12,90 € in formato cartaceo.
Quindi, che ne pensate? Sono riuscita ad incuriosirvi almeno un po'?
Io inizierò il seguito non appena smaltisco le letture in corso, il che significa che sentirete allegramente parlare ancora di questa saga :3
Per il momento è tutto! Diteci anche cosa ne pensate della nuova grafica!
Un bacio,
MAKING OF, ovvero la volubilità di Mel e la passione per il quieto vivere di Mys.
Mel: dobbiamo cambiare la grafica. Mi sono scocciata di questa.
Mys: oh Dio. La fai tu questo mese, vero?
Mel: certo che no.
Mys: ...
Mel: eddaicambiamolagraficatipregofailagraficatipregoTVBtipregotipregotiprego
Mys: E VA BENE.
Mys: su che colori andiamo?
Mel: andiamo sul verde bosco... o sul giallo... o sull'arancione...
Mys: certo, Mel, scegli tu. (questo è il punto in cui Mys inizia ad accondiscendere perché non ne vale la pena discutere con Mel quando sta così)
Mel: ce l'ho. Prendine uno da qui
Mys: ...lascia fare a me :D
Mys: ho pensato una cosa per il logo. Potremmo farne uno tipo cartellone retrò.
Mel: tipo quelle cose tristi che trovi su Tumblr con i fiori dietro e le citazioni disagiate...
Mys: cosa? No!
Mel: *googla* ...Andy Warhol, insomma.
Mys: tipo. Ma senza zuppa.
Mel: ti prego, cancella il progetto del logo e sostituiscilo con questo
Mys: cerchiamo un pattern per lo sfondo.
Mel: questo. Sembra la trama del maglione di Watson.
Mys: ...
Mel: ...ero sarcastica.
Mys: Lo faccio. Faremo la grafica tematica. Gli occhi di Sherlack e il maglione di Jawn. Lo faccio.
Mel: te lo giuro, se il maglione sta bene come sfondo, I QUIT.
Avete notato qual è lo sfondo?
Ora convincetemi a restare, please.
Amour la smetti di fare sempre recensioni adoranti che mi incuriosiscono sempre troppo?! XD Mi piace la nuova grafica *_*
RispondiEliminaNon posso, non riesco a frenare l'entusiasmo u_u
EliminaMi dispiace che tu e la tua wishlist ne andiate di mezzo (MENTO! LEGGI TUTTO!)
Donna, commento flash e fuori tema: sono pazza della vostra nuova grafica. Passo e chiudo.
RispondiEliminaAw, thanks sweetie!
Eliminami piace un sacco la nuova grafica!!!^_^...riguardo al libro..waw che recensione..devo leggerlo mi hai stra-incuriosito!>_<
RispondiEliminaLeggilo! :) sono sicura che non te ne pentirai!
EliminaLo voglio. Davvero, questo libro deve essere mio.
RispondiEliminaCarina la nuova grafica *w*
Prendilo! *____*
EliminaMys è una grafica sotto copertura, non ho più dubbi! :DD
RispondiEliminaBellissima! E il making of.. AHAHAHAHAHAHAH!!!
Bellissima serie, io mi sono appena letta il secondo ed è davvero ottimo! :D
RispondiElimina