Buonciao a tutti, lettori!
Dopo tanto tempo, mi ritrovo di nuovo a sperare che quella testa calda di Thor non decida di bruciarmi il modem. Ultimamente si sta divertendo a tempestare sulle nostre povere teste e a minacciare gli apparecchi elettrici. E' stato così gentile, però, da scatenarsi solo quando io ero via o stavo nel meglio della fase rem. Che tenero.
Ha messo fuori uso la linea internet per mezza giornata, vero, ma lo perdono.
Thanks, bro. |
Ma noi le nostre Blatte non le dimentichiamo MAI.
Due giorni fa ricorreva il compleanno di George Harrison e, in questa occasione, mi sono ricordata che ci sarebbero un paio di libri sui Beatles che vorrei.
Titolo: Living In The Material World
Autore: Olivia Harrison
Editore: Rizzoli
Prezzo: 22,50 €
Pagine: 398
"George Harrison: Living in the material world" è il ritratto a tutto tondo di un artista che a ventun anni ha avuto in mano il mondo e si è trasformato, come scrive nell'introduzione Paul Theroux, in un uomo "con il fuoco dentro: saturo del mondo materiale, si era convinto a cercare la spiritualità delle cose - e la sua vita appare quindi come una serie di sparizioni e riapparizioni, di viaggi e ritorni". A partire dalle fotografie scattate dallo stesso George, dalle lettere, dai diari e da memorabilia, Olivia Harrison ripercorre la vita del marito, dall'adolescenza segnata dall'ossessione per la chitarra a Liverpool, dallo stordimento degli anni con i Beatles alla scoperta della cultura e della musica indiana, fino al periodo come solista, produttore cinematografico e gentiluomo bohémien. Un libro importante e intenso che, oltre ad assomigliargli, evoca attraverso immagini accuratamente selezionate e testimonianze della famiglia e degli amici frammenti della sua esperienza, rivelando le radici profonde della sua arte, l'amore per la natura e il suo sense of humour, i percorsi della mente e le tracce dello spirito.
Questo libro è uscito nel 2011, nel decimo anniversario della morte di George ed è correlato al documentario sulla sua vita curato da Martin Scorsese (che, detto per inciso, è stupendo). Ha un posto riservato accanto alla mia Beatles Anthology da allora.
Titolo: Giorni Memorabili, conversazioni con John Lennon e Yoko Ono
Autore: Jonathan Cott
Editore: Arcana
Prezzo: 17,50 €
Pagine: 256
La storia di Jonathan Cott inizia un giorno del 1968, quando va a intervistare John Lennon e Yoko Ono nel loro appartamento di Londra. Più tardi, quella stessa sera, Lennon invita Cott – all’epoca corrispondente londinese per la neonata rivista musicale «Rolling Stone» – ad assistere a una seduta di registrazione agli Abbey Road Studios. Da questo primo incontro professionale nasce un’amicizia, una bella amicizia che perdura anche dopo che Lennon e Ono si trasferiscono a New York e i Beatles si sciolgono definitivamente. È proprio Cott a intervistare la coppia il 5 dicembre 1980 nell’appartamento al Dakota Building per l’uscita dell’album DOUBLE FANTASY. È l’ultima intervista rilasciata da Lennon, che viene ucciso tre giorni dopo. Giorni memorabili è un nuovo capitolo, unico e necessario, nella bibliografia dei Beatles, perché getta uno sguardo del tutto inedito sulle figure di Lennon e Ono in quanto individui, artisti e amanti.
Vedo già Mel che alza gli occhi al cielo. Perché, be', nonostante io adori tutti e quattro i Beatles
incondizionatamente, tendo ad avere una leggera preferenza per Lennon.
I'm not crying. You are crying. |
(A Natale dell' anno scorso ho costretto Mel a regalarmi Le Lettere di John Lennon, leggera preferenza un ciufolo! direbbe lei) Ecco perché sto facendo la corte a questo libro da dicembre, praticamente. E' la sua ultima intervista *si ritira in un angolo a piangere*.
Titolo: Skywriting. Scritti, disegni, poesie
Autore: John Lennon
Editore: Il Saggiatore
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 244
Questo libro, scritto da John Lennon mentre Yoko Ono era incinta del figlio Sean, ha una storia rocambolesca. Dopo l'assassinio di John i manoscritti vennero rubati e poi ritrovati in circostanze mai chiarite, quattro anni dopo. Il libro uscì per volontà di Yoko nel 1986, ed è un inno alle straordinarie doti di creatività, immaginazione e invenzione linguistica di John Lennon. Sono racconti brevi, pagine di diario - l'unico scritto autobiografico di Lennon -, annotazioni e aforismi scritti tra il 1968 e il 1979, collazionati da Yoko Ono e inframmezzati da disegni dello stesso Lennon. Le tecniche e gli stili di scrittura sono diversi, a tratti antitetici. Leggere "Skywriting" è come aprire il vaso di Pandora del (quasi) mai linguisticamente concesso ed essere travolti dal turbine di trovate lessicali: l'America, i Beatles, personaggi veri e inventati, nomi, tanti nomi nascosti nelle parole, tante parole e molti disegni vengono scagliati in un vortice di colpi di genio nel quale, se ci si abbandona alla lettura, il godimento è infinito. Postfazione di Yoko Ono.
...boh. |
Ecco. Ehm. Sì.
Leggera preferenza per Lennon.
Comunque, John Lennon ha scritto due libri. Sapevatelo.
Io ce li ho in libreria. Sapevatelo.
Voglio anche questo. Prendete appunti.
Premetto che quest'uomo era pazzo. Se mai vi capitasse di leggere uno dei suoi libri, ve ne accorgereste. Giocava con le parole come un novello Carroll, ma in modo molto più psichedelico rispetto a quelli che potevano essere i suoi modelli. Insomma, lui scriveva. Se poi voi non ci capite una mazza, affari vostri. E disegnava, pure. Alcune volte non si riesce bene a capire cosa, in effetti. Aveva un'immaginazione assurda.
Risulta però palese che era di un'intelligenza semplicemente unica. Perciò voglio questo libro, punto. Prima che inizi a scrivere un'ode in suo onore.
Titolo: Linda McCartney. Life in photographs
Autore: Annie Leibovitzm; Martin Harrison; Alison Castle
Editore: Taschen
Prezzo: 56,23 €
Pagine: 288
Nel 1966, mentre lavorava come receptionist per la rivista Town and Country, Linda riuscì ad accaparrarsi un pass per un evento promozionale dei Rolling Stones molto esclusivo su uno yacht sul fiume Hudson: le foto che realizzò a quell’evento, fresche e naturali, furono giudicate molto più belle di quelle del fotografo ufficiale della band e la proiettarono nel mondo dello star system. Nel 1968 il suo ritratto di Eric Clapton fu scelto come copertina della rivista Rolling Stone, prima donna a ricevere un tale onore. Negli anni successivi Linda ritrasse tutti gli artisti più importanti della scena del periodo, quali Aretha Franklin, Jimi Hendrix, Bob Dylan, Janis Joplin, Simon & Garfunkel, The Who, The Doors e i Grateful Dead. Nel 1967, si recò a Londra per documentare gli Swinging Sixties, e lì conobbe Paul McCartney al Bag ’O Nails club. In seguito fotografò i Beatles durante un evento per il lancio dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Paul e Linda si innamorarono e si sposarono il 12 marzo 1969. Nei tre decenni successivi, fino alla sua morte prematura, si dedicò alla famiglia, alla causa degli animali e del vegetarianesimo e alla fotografia.
E' vero che questo libro ha a che fare con i Beatles solo relativamente, essendo una raccolta delle fotografie scattate da Linda McCartney, prima moglie di Paul McCartney, ma lo voglio comunque. Perché Linda era un'artista fantastica, una fotografa dall'intuito eccezionale. Solo lei avrebbe potuto ritrarre Jimi Henrix mentre sbadiglia e prendere la fotografia come buona. Il suo talento stava nel riuscire a cogliere l'umanità delle star che fotografava. Senza parlare delle fotografie della famiglia McCartney che sono di una dolcezza incredibile.
Ora vado a mettere su Sgt. Pepper's. E a cantare a squarciagola.
Bye!
Io non sono una loro grandissima fan se devo essere sincera, non li ho mai seguiti molto.
RispondiEliminaBuon canto!
Anche a me piacciono molto i Beatles :D
RispondiEliminaTutti libri meravigliosi *__*
OMMIODDIO OMMIODDIO BEATLES SUPERWHOLOCK BEATLES SUPERWHOLOCK!
RispondiEliminaEhmm okay, forse sono andata in iperventilazione...
adoro i Beatles e sono una loro grandissima fan, anche se non ho più il coraggio di ascoltare Twist and Shout ed Hey Jude.
I libri sono meravigliosi *^*
Non conoscevo la vostra passione per i Beatles. Io non sono una loro fan sfegatata anche se i misteri che li avvolgono, come Paul McCartney, mi incuriosiscono moltissimo :)
RispondiEliminaDopo questo post mi è chiara una cosa, dovete mettermi sotto. Avete l'autorizzazione u_u comunque io conoscevo già la tua "leggera" preferenza per Lennon XD
RispondiElimina