sabato 8 giugno 2013

The Importance Of Being #3 - Mary Shelley

Ciao a tutti! Sono davvero desolata. Due giorni fa avremmo dovuto postare The Importance Of Being. Perdonate la nostra mancanza. Poniamo subito rimedio a questa incresciosa situazione!
...ok, voglio il nome del secchione che gliel'ha ricordato. Su, non siate timidi. Voglio solo cambiargli i connotati a suon di pugni.

Oggi parleremo della scrittrice di uno dei romanzi gotici più famosi e importanti di sempre...
Giuro che, se intende Stephanie Meyer, mi impicco con i lacci delle scarpe.

Mary Shelley!
Uh! Mrs Frankenstein. Forse non è così male.

Mary Godwin nacque a Londra nel 1797.
Iniziamo bene. Mi piace Londra.


La madre, Mary Wollstonecraft, filosofa e antesignana del femminismo, sarebbe morta dieci giorni dopo per le conseguenze del parto.
Rimangio tutto. Non inizia per niente bene.

Mary, educata fin da piccola dal padre e dagli altri rappresentanti del suo circolo culturale, ne ereditò lo spirito contestatore divenendo ella stessa una vera e propria femminista ante-litteram, e scrivendo "A vindication of rights if woman" (Una rivendicazione dei diritti della donna).
Mi sta simpatica!
Sicuro, come i miei personaggi preferiti dei libri, fa una brutta fine. Me lo sento.

Mary incontra, durante un soggiorno in Scozia, il giovane e geniale poeta ribelle Percy Bysshe Shelley, che sposa nel 1816, appena diciannovenne e dopo una rocambolesca fuga in Svizzera.
Brava Mary, così si fa! Prendi il poeta ribelle e trascinatelo in Svizzera.

 Alle spalle del poeta si nascondeva una tragedia poiché aveva già perso una prima moglie, Harriet Westbrook, morta suicida e causa della rottura dei suoi rapporti col padre, che non avrebbe mai più visto.
Mi dicono una storia allegra e piena di simpatici elfi salterini.

Ritornati a Londra, Mary nel 1815 dà alla luce una bambina...
Aaaaaw! Che bello!

...che muore però dopo pochi giorni. 
Oh, condoglianze.

Mary e Shelley si sposano solo nel dicembre del 1816 e aspettano nuovamente un figlio. Nasce una bambina...
Yeeeeh! Auguri!

... ma durante un viaggio in Italia la piccola muore. 
Di nuovo? ç_ç

Espressioni gioiose
Mary a fatica si risolleva dalla profonda sofferenza per la perdita della figlia e con il marito si stabilisce temporaneamente in Toscana dove dà alla luce Percy Florence.
...e poi muore.
Ah no? Strano.



 A Pisa stringono amicizia con la coppia Edward e Jane Williams. Mary è nuovamente incinta e sembra aver trovato la serenità. Le due coppie si stabiliscono a San Terenzio, villaggio di pescatori vicino a Lerici, ma Mary perde il bambino e l'aborto la distrugge fisicamente e moralmente.
Una vita fortunata, mi dicono. Chi l'ha scritta sta roba? Lemony Snicket?

Il suo primo libro scritto nel 1818 e nato quasi per gioco, ossia quando Byron, durante un soggiorno estivo con gli Shelley e il fido Polidori a Ginevra, suggerì che ciascuno di loro scrivesse un racconto dell'orrore, racconto che poi ognuno avrebbe letto agli altri come passatempo serale. Mary scrisse invece Frankenstein, dopo averlo sognato in un terribile incubo (così almeno narra la leggenda). Il soggetto è comunque palesemente ispirato al mito antichissimo dell'uomo creatore della vita (ma anche alle "Metamorfosi" di Ovidio e al "Paradiso perduto" di Milton), ma in cui al prodigio si sostituiscono chimica e galvanismo.
Bla bla bla, roba letteraria. Voglio sapere se Mary avrà mai un po' di gioia! Esce fuori anche che il suo libro non viene apprezzato mentre lei è in vita? E che tutti la riterranno un genio solo dopo che è crepata? Su, dài, dimmi questo. Fammi piangere.

Nel 1822, durante una gita in barca Edward Williams e Shelley sono colti da una tempesta e muoiono in mare. 
...ecco, appunto. Mai un po' di gioia.

Mary si trasferisce a Genova dove comincia a lavorare ai manoscritti di Shelley e collabora con un giornale, ma versa in serie difficoltà economiche. 
Ma siamo seri? Tanta sfiga non è nemmeno verosimile, diamine!

Ritorna, allora, in Inghilterra, ma vive diverse esperienze negative causate da false amicizie e cattivi pettegolezzi.
...ma cosa hai fatto nella tua vita passata per meritare tutto ciò, Mary? Scuoiavi vivi i coniglietti? Rubavi le caramelle ai bambini poveri? Mettevi lo sgambetto ai vecchietti con l'artrite? COSA?

Mary si chiude sempre più in un'indifferenza autoprotettiva nei confronti del mondo. 
Secondo me sei stata derubata della tua dose di fortuna da quel culatt  fortunello di Shakespeare. Maledetto lui!

Negli anni a seguire Mary si ritrova tormentata da ricatti e tradimenti e nel 1851, dopo una serie di colpi apoplettici che la paralizzano, muore a cinquantatrè anni. 
Ora che lo trovi in paradiso, schiaffeggia Shakespeare. E' ingiusto! Quel raccomandato!

Della fortunatissima Mary Shelley, vi consigliamo...

Diamo un po' di meritata gioia a questa donna, vi prego. Leggiamo almeno Frankenstein. E spargete il verbo, o voi che sapete che "Frankenstein" non è il nome del mostro.
...Frankenstein non è il nome del mostro!? Davvero?! Anche lui dovrebbe iscriversi  al club di Shakespeare "LA NOSTRA INTERA VITA E' UNA MENZOGNA".




11 commenti:

  1. Cavoli che ansia di vita... per fortuna che c'erano i vostri commenti sarcastici!

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    1. XD grazie.
      Poverina, Mary Shelley, davvero. Poco mi sorprende che si sia data al gotico D:

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  2. "Giuro che, se intende Stephanie Meyer, mi impicco con i lacci delle scarpe." voglio morire... ahahahahah ho riso almeno per 5 minuti! xD
    proprio oggi ho visto in libreria il suo "Frankenstein" ed ho pensato che prima o poi dovrò leggerlo...vedremo! xD
    Almeno rientro in quel gruppo che sa che Frankestein non è il mostro... scoperto anni fa al liceo, che shock ahahah

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    1. XDD grazie!
      Io Frankenstein lo sto leggendo per l'università, in lingua. Devo dire che lo sto amando. E' un'opera che ha moltissimi livelli. Bellissimo.
      Anche io ho scoperto che Frankenstein non era il nome del mostro al liceo XDD ho passato una settimana a dirlo praticamente a tutti quelli con cui parlavo.

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    2. Deduco che all'università studi Lingue e letterature? se si siamo colleghe! xD
      Anche a me sarebbe piaciuto più studiare quello che Conrad,Kipling e Joyce... infatti è un esame che non riesco proprio a dare, quelle opere non mi piacciono! ahahah
      era la scoperta del secondo sapere la vera identità di Frankestein!

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    3. Sì, studio lingue e letterature ^__^ salve, collega di sventure! XD
      Aah, guarda, Frankenstein è l'unica opera che si salva in quest'esame che devo dare. Un'altra opera è di Aphra Behnn. Nemmeno gli insegnanti del liceo sanno chi sia questa tizia XD
      Ti capisco perfettamente!

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    4. bello sapere che c'è qualche collega di sventura su blogspot! ahahah e chi è Aphra Behnn? o.O

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  3. "Ora che lo trovi in paradiso, schiaffeggia Shakespeare. E' ingiusto! Quel raccomandato!"

    Questa rubrica è sempre più bella! :D
    ..Anche se, povera Mary D:

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  4. "Giuro che, se intende Stephanie Meyer, mi impicco con i lacci delle scarpe" ahahahaha sto morendo anchio XD
    Frankenstein lo devo leggere anchio! Mi vergogno un po' a dire che ancora non l'ho letto... :P ma devo recuperare!

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    1. Grazie! XD
      (Nemmeno io l'avevo mai letto prima. SHHH! Non diciamolo a nessuno XDD)
      Bellissimo Frankenstein. Letto con cognizione, è meraviglioso **

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  5. E con questo commento mi sono messa in pari con i post che mi mancavano hahaha
    Rubrica spassosissima!
    C.

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