mercoledì 22 maggio 2013

Recensione | Un Infausto Inizio - Lemony Snicket

Un infausto inizio
LEMONY SNICKET
Una serie di sfortunati eventi #1

 Salani ▲ Rilegato140 pagine ▲ 12.00 € 

TRAMA: « Cari lettori,
Sono desolato di dovervi annunciare che il libro che avete fra le mani è estremamente sgradevole. Racconta infatti la triste storia di tre ragazzi molto sfortunati. Nonostante
siano graziosi e intelligenti, i ragazzi Baudelaire conducono una vita segnata dall'infelicità e dalla sventura. Fin dalla prima pagina di questo libro, nella quale i ragazzi si trovano in spiaggia e ricevono una terribile notizia, e nel corso dell'intera vicenda, la malasorte li tallona. Si direbbe che attirino le disgrazie come una calamita.
Solo in questo libretto i tre ragazzi s'imbattono in un individuo malvagio, avido e  repellente, in vestiti che pungono, in un catastrofico incendio, in un complotto per derubarli delle loro fortune, e in colazioni a base di pappa d'avena fredda.
E mio triste dovere scrivere queste storie spiacevoli, ma nulla vi vieta di mettere immediatamente via questo libro e, se preferite, leggere qualcosa di allegro.»

Buonasera a tutti!
Sono nel bel mezzo di un blocco. Non riesco a pensare ad un’introduzione. Perciò la salterò.



Un po’ di tempo fa ho letto “Un Infausto Inizio”, il primo capitolo della saga di “Una serie di sfortunati eventi” scritta da Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler).

(Mi secca dirlo, ma ho scoperto i libri grazie al film, voi non ditelo in giro, SHHHH!)
Mi è sembrato un libricino davvero simpatico (nonostante sia la descrizione di una serie di disgrazie, come si può immaginare), perciò mi sembra doveroso concedergli una piccola recensione.

(…ho scritto l’introduzione, alla fine. Viva me!)
Lemony Snicket ci avvisa sin da subito che quello che stiamo per leggere non è un libro dal finale allegro…
…e non esagera. La storia dei ragazzi Baudelaire è costellata di disgrazie che iniziano con la morte dei loro genitori, avvenuta in un incendio che ha distrutto anche la loro casa. L’uomo che si dovrebbe occupare delle questioni burocratiche riguardanti il patrimonio dei Baudlaire è un omuncolo malaticcio e anche abbastanza stupido, e la sua casa puzza. Il loro nuovo tutore, il Conte Olaf, è un attore da quattro soldi che vive in una catapecchia, con una strana ossessione per gli occhi (ne ha uno tatuato sulla caviglia, ci sono occhi disegnati in giro per casa) e il suo unico obbiettivo è impadronirsi dei soldi degli orfani (possibilmente sbarazzandosi dei ragazzini in modi più o meno violenti). L’unica persona che dimostra gentilezza verso i ragazzi Baudelaire è il giudice Strauss, la quale comunque non può fare nulla di concreto per aiutarli, se non dare loro accesso alla sua biblioteca. E, inoltre, sarà proprio il giudice Strauss a essere complice (suo malgrado) dell’ultimo, astuto, malvagio piano del conte Olaf per impadronirsi del patrimonio dei Baudelaire.
A fare da controparte ai personaggi adulti stupidi o malvagi o fuorviati dalla loro smania di avere una parte in una commedia teatrale, ci sono i ragazzi Baudelaire, intelligenti e straordinariamente sfortunati. Ognuno con un proprio punto di forza (io mi sono rivista molto in Sunny, il cui talento è mordere le cose) che sfrutterà al meglio per aiutare i fratelli a superare le difficoltà che man mano si presentano.
“Un Infausto Inizio”, strano a dirsi, è un gran bell’inizio per la saga. E’ un libro che si legge tutto d’un fiato, non perché sia particolarmente avvincente, ma perché è originale nella trama e scritto con uno stile leggero, umoristico e divertente.
Tadaaaan. Pic by @r
Già che ci sono, faccio un piccolo confronto con il film. Il libro racconta solo di alcuni episodi del film (l’inizio e la commedia/matrimonio del Conte Olaf e Violet). L’impostazione un po’ gothic del film è un’espediente, secondo me, per ricalcare l’atmosfera cupa che si riscontra nel romanzo (OTTIMO espediente!) e scusatemi se mi permetto di spendere due parole sulla perfetta scelta di cast per il conte Olaf.
Jim Carrey. Non aggiungo altro.

In definitiva, quindi, non mi sorprende che Una Serie di Sfortunati Eventi sia una saga tanto fortunata. Non vedo l’ora di mettere le mani sugli altri dodici libri!




7 commenti:

  1. Ciao sono appena diventata vostra follower XD
    Anch'io ho un blog, nato da pochi mesi.
    Se volete farci un salto, siete benvenute ;)
    Ciao ;D

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  2. Questa serie mi ispira molto e non vedo l'ora di acquistare il primo volume! :)

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  3. Non avevo mai incrociato il vostro blog, possibile? ma visto che amo chi ama Lemony Snicket (sono una dall'amore facile. O difficile. Dipende dai punti di vista!) non posso che aggiungervi tra i miei blog da frequentare :)
    tutta la saga è geniale, il film racconta i primi 3 libri e mette insieme una conclusione che non esiste... Se riesci, procurateli tutti, sono uno spasso!
    ed ora la smetto di fare pubblicità a Snicket e mi ritiro ;)

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    1. Mi fa piacere che tu ci abbia trovate! Decisamente sto amando Lemony Snicket sempre più. Sono riuscita, con gioia, a procurarmi il secondo libro. Mi farò arrivare gli altri in blocco! :))

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  4. Un paio di anni fa ho visto il film (senza sapere che fosse stato tratto da un libro u.u) e ricordo di aver detestato quel finale, speravo che la storia continuasse e rendesse un pò di giustizia ai poveri ragazzi. Adesso che so che un libro c'è (anzi, 12!) sicuramente me li procurerò! Devo solo decidere se in italiano o in lingua.. :P

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    1. Sai, visto lo stile in italiano credo che sia plausibile pensare che anche in originale siano molto piacevoli da leggere. Cioè, credo che, in questo caso, la barriera linguistica si superi più che bene, quindi quasi quasi ti consiglierei l'originale (ma io AMO l'inglese, quindi sono un po' di parte XD).

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  5. Ho visto il film quando ero piccolina e mi era piaciuto tantissimo.. Avevo anche iniziato a leggere i libri, ma poi li avevo abbandonati a causa della mia avversione per la lettura.. Ora che sono più grande forse riuscirei ad apprezzarli di più!
    Avevo intenzione di farmeli regalare per la laurea! Tutti e tredici! Infondo sono ancora un po' bambina!

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