giovedì 9 maggio 2013

The Importance of being #1 - Agata Christie

 
Salve a tutti!
Vi prensento la nostra rubrica dedicata alle vite dei grandi autori, The Importance of Being… oggi dedicata a Agatha Christie!
La rubrica avrà cadenza quindicinale, mi raccomando, segnatevelo sul calendario! (?)
Ora, piccola nota introduttiva: abbiamo pensato che sarebbe stato bello condividere con voi non solo i pareri sulle opere, ma anche brevi cenni sulle storie personali degli autori, in modo da poter capire il perché di ciò che hanno scritto e, magari, rileggerli sotto un’altra luce.
Ma, parliamoci chiaro, solo a pensarci mi sono ritornate alla mente le interminabili lezioni di letteratura al liceo, quando avremmo volentieri infilato il libro giù per la laringe del professore solo per impedirgli di continuare ad elencare le volte in cui Dante andava in bagno.
Non potendo ricorrere a misure tanto drastiche, in genere ci limitavamo a scambiarci commenti sarcastici su ciò che sentivamo. Perciò, vi presentiamo la vita di Agatha Christie così come l’avremmo sentita noi.
Speriamo vivamente che tutto ciò non la offenda. Ti vogliamo bene, Agatha!
 
Dame Agatha Mary Clarissa Christie (nata Miller) nasce a Torquay il 15 settembre del 1890…  
Mi ci vorranno anni per ricordare un nome del genere. Va bene se la chiamo solo Aga? Come il femminile di ago.
 
…cresce in una famiglia borghese. Suo padre, agente di cambio americano, mai troppo presente per la sua famiglia, muore quando lei ha 10 anni. Sua madre, Clara, contrariamente con quanto fatto per i fratelli Madge e Monty, non manda Agatha a scuola…
Che bambina fortunata.

 …e provvede lei stessa all’educazione della figlia, insieme alla nonna e alle governanti. Agatha, a cinque anni impara a leggere da sola.
Cioè, studia a casa, da sola, e riesce COMUNQUE ad essere secchiona.

Intanto, Agatha si appassiona alla musica e si trasferisce a Parigi per studiare canto e pianoforte. La sua passione è tale che sogna di diventare una cantante lirica professionista.
Qualcosa mi suggerisce che questa non è stata esattamente una buona idea, Aga. 

Comunque, gli studi di musica non le danno le soddisfazioni sperate…
Visto? Fossi in te mi darei all'ippica. O alla scrittura di romanzi gialli.

 
…decide quindi di tornare in Inghilterra. Nel 1912 Conosce Archibald Christie, colonnello della Royal Flying Corps, che sposerà nel 1914.
Oh, un matrimonio! Adoro i matrimoni! Da bere per tutti! 

Durante la prima guerra mondiale, Agatha lavora presso l'ospedale di Torquay, e lì impara molto sui veleni e sui medicinali.
 Questa è una buona idea. Impara l’arte e mettila da parte! …non che tu debba avvelenare qualcuno, eh, Aga

Tale conoscenza le sarà utile quando, in risposta ad una sfida lanciata dalla sorella Madge, scrive la sua prima detective story, The Mysterious Affair at Styles (Poirot a Styles Court).
Visto? Cosa ti dicevo! Ah, se mi ascoltassi, Aga.
 
Il 1926 è segnato da due eventi traumatizzanti per Agatha: muore sua madre, alla quale è sempre stata molto legata e suo marito chiede il divorzio.
Ashh. Qualcuno ha rotto uno specchio e ha usato i cocci per uccidere la dea bendata. …mmm. E’ una trama carina. Se ci scrivi qualcosa, ricordati di citarmi nei ringraziamenti, Aga. 

Agatha, improvvisamente, scompare. Dieci giorni più tardi, viene ritrovata ad Harrogate, una località termale del nord dell’Inghilterra, ma non è in grado di spiegare cosa le sia successo. Il suo biografo, nel 2001, ha ipotizzato che la sparizione fosse stata architettata in modo che il Archibald Christie fosse imputato dell’omicidio della moglie, il tutto perché lui la tradiva con la segretaria.
 …Secondo me leggi troppi romanzi gialli, Aga.

Altri suppongono che la faccenda sia stata solo una montatura pubblicitaria. Tuttavia, l’episodio resta avvolto bel mistero.
E ti pareva.

Sempre nel 1926 parte per le isole Canarie con la figlia Rosalind. Dopo il divorzio Agatha conserverà comunque il cognome del marito, ma solo per ragioni commerciali.
Che donna! 

Nei tre anni successivi, la sua produzione letteraria subisce un calo; poi, durante un viaggio verso Bagdad, trova l’ispirazione per Assassinio sull’Oriente Express. Durante il viaggio conosce anche l’archeologo Max Mallowan, di molti anni più giovane, che sposerà poco tempo dopo.
Un altro matrimonio! Ora dovrò procurarmi altro champagne. La crisi… Brinderemo con l’aranciata, sì?

Dal 1952 viene ininterrottamente rappresentata in un teatro londinese una sua commedia, The Mousetrap (Trappola per topi), ispirata a un racconto della raccolta Three Blind Mice and Other Stories. La Christie ha scritto altri diciassette lavori teatrali. L'ultimo romanzo che ha come protagonista Hercule Poirot (Sipario) venne pubblicato poco prima della morte dell'autrice; è proprio in quel romanzo che Agatha decide di far morire il suo famoso investigatore.
Potevi anche semplicemente mandarlo in pensione, sai? 

Nel 1971 viene nominata Dama da Elisabetta II.
God save the Queen, eh, Aga? 

Agatha Christie muore il 12 gennaio 1976 a Wallingford. I suoi romanzi sono caratterizzati da un’atmosfera intrigante e da personaggi mai privi di spessore e caratterizzazione, da ambientazioni realistiche e dettagliate, da senso di suspense e della sintesi. I suoi personaggi maggiori, Hercule Poirot e Miss Marple sono tra i più famosi al mondo. E’ la scrittrice inglese più tradotta al mondo.
 …anche più di Shakespeare? Però, Aga, che successo! 

E’ terza nella classifica dei best-seller (dopo Shakespeare e la Bibbia.)
AH! Shakespeare ti batte sulle vendite.

In vita ha guadagnato più di 20 milioni di sterline. 
…E allora potevi comprarlo tu lo champagne per i matrimoni. 


Della fantastica Aga Agatha vi consigliamo Dieci piccoli Indiani.
“Dieci persone estranee l’una all’altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l’invito. E ora sono lì su quell’isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di nero che fa rabbrividire solo a vederla. Non hanno trovato il padrone ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce li accusa di essere tutti assassini. Per gli ospiti intrappolati è l’inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? “Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar.” E come finisce? “Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino si impiccò e nessuno ne restò.”
Il libro si apre con piccole scene che iniziano ad introdurre i personaggi. Ammetto che non subito sono entrata nell'atmosfera, perché facevo confusione tra tutti quei nomi e tornavo continuamente alle prime pagine per rileggere le scene iniziali. Poi, sono stata catapultata anche io a Nigger Island. Fino allo scioglimento, sono rimasta col fiato sospeso, non avendo idea di chi fosse l’assassino.
La smania di scoprirlo mi ha tenuta incollata alle pagine.
Non sono una grande appassionata del genere, ma mi sono letteralmente innamorata di Dieci Piccoli Indiani.

6 commenti:

  1. Una rubrica davvero interessante e sfiziosa... Non vedo l'ora che arrivi il prossimo appuntamento! ^^
    (e ne frattempo ho prenotato "Dieci piccoli indiani" in biblioteca...)

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    1. Vedrai che non resterai delusa! :)
      (di Dieci Piccoli Indiani, ovviamente. Della rubrica non assicuriamo nulla! xD)

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  2. Bellissima rubrica, soprattutto per i commenti!
    Adoro la Christie e ho finito Dieci piccoli indiani proprio ieri. Non lo avevo mai letto nonostante conoscessi la storia, ma è stato comunque emozionante

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  3. E' una rubrica carinissima!
    Aspetto la prossima uscita! :)

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  4. Oddio, adoro questa rubrica! Aspetto con ansia il prossimo appuntamento ahahahah. :D
    "Dieci Piccoli Indiani" l'ho letto anche io e come te, dopo un po' di confusione iniziale, non sono riuscita a staccarmene sino alla fine. :3

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  5. Io adoro Aghata Christie, ho letto dieci piccoli indiani ed era straordinario ma un altro libro molto bello è anche l'assassinio di Roger Ackroyd!

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