venerdì 12 luglio 2013

The Importance of Being #6 - James Joyce


...Salve a tutti!
Scusate il ritardo, ma abbiamo capito che, anche se la rubrica dovrebbe uscire il giovedì, esce in qualsiasi altro giorno TRANNE il giovedì.
Comunque, vi introduco subito al grande personaggio di questa settimana...
Psssst!
...un grande scrittore del novecento...
PSSSSSSSSST!
...scusate, deve esserci qualcuno che sta chiamando un gatto.
Sto cercando di attirare la tua attenzione in modo furtivo, idiota! PSSSSSSSSSSSSST!
Cosa vuoi?
Non rispondermi con "Voglio che tu stia zitta".
Non è questo. Avvicinati.
Che c'è?
Allora. Quanto vuoi?
Quanto voglio di cosa?
Lo sai, no? Dài! Quanto vuoi?
Non ti seguo.
Bastano dieci?
Dieci cosa??
Ok, facciamo venti.
Ma non so di cosa stai parlando!
D'accordo. Trenta.
Mi vuoi spiegare...
Effetti dell'Hiddleston. Spread love.
Sei un osso duro, eh? Ok, facciamo quaranta, un gelato e ti procuro un appuntamento per un tè pomeridiano con Tom Hiddleston.
Ma non so...
...
Come fai a procurarmi un appuntamento con Tom Hiddleston?
Fatti miei. Allora, picciotta, siamo d'accordo?
...stai tentando di corrompermi per non fare lezione?
Yep.
Con dieci euro?
No. Con quaranta centesimi, un ghiacciolo e un tè con una sagoma di cartone a grandezza naturale.
Non funzionerà.
Be', ci ho provato.
...e se facessimo cinquanta?

Tentativi fallimentari di corruzione a parte (poi qualcuno mi spiegherà perché ha una sagoma di Tom Hiddleston a grandezza naturale °_°), passiamo alla nostra biografia. Oggi si parla di James Joyce.
Oddio! Ma si sono fissate! E' tutta la settimana che non parlano d'altro!
RINNOVATEVI.



James Joyce nacque in una modesta famiglia cattolica, maggiore di dieci figli.
Solo dieci figli? Andiamo, signora Joyce! Ancora uno e avrebbe messo su una squadra di calcio!

Dieci punti per il colletto.
Fu educato dai gesuiti per essere avviato al sacerdozio. L'istruzione ricevuta avrà una notevole influenza nel bene e nel male su di lui, come pure la ebbe la figura del padre alcoolista, i cui discorsi in apparenza sfilacciati, ma coerenti, non disgiunti da un sottile umorismo, si ritrovano nel suo modo di scrivere, specie nella maturità.
Questo spiega molte cose. 
In realtà, tutti i suoi libri, ora hanno un senso.
Inutile cercare significati reconditi. Semplicemente scriveva come un ubriaco. Mistero risolto. Torniamo a casa.

Durante gli anni di collegio, il bambino legge smisuratamente ed inizia a scrivere, perdendo poco a poco la fede cattolica.
No, non fare così! Gesù piange.

Studia lingue moderne all'University College di Dublino, scrivendo nel 1900 un saggio su Ibsen. Diplomatosi nel 1902, parte per Parigi col pretesto di condurvi studi di medicina: abbandona ben presto la facoltà per dedicarsi alla scrittura, ma anche cadendo nell'alcoolismo.
Sei un bullo, Jimmy.
A tua mamma cosa dicevi? Che quelle bottiglie nel tuo ripostiglio erano alcool etilico per uso medico, eh?


 Nel gennaio del 1904 inizia a tratteggiare Dedalus, ritratto dell'artista da giovane, e quella stessa estate si innamora di Nora Barnacle, che inizia ad accompagnarlo per l'Europa, da Pola a Trieste, dove Joyce trova lavoro, insegnando l'inglese alla Berlitz e dando lezioni private.
A Nora resterà attaccato tutta la vita, sposandola nel 1931. Nel 1905 nasce il loro primo figlio, Giorgio.
E' tutto così maledettamente romantico!
Dovrò andare di filato dal dentista. Mi sono venute le carie, con tutta questa dolcezza.


Interrompo la biografia solo per farti notare quanto squallide siano le tue battute.
E sì, ti sento.

Le difficoltà finanziarie s'aggravano e, per sfuggire alle sue responsabilità, Joyce si rifugia nell'alcol.
Tanto per cambiare.
Non si fa così.
Affronta le tue responsabilità, Jimmy! Cosa direbbe tuo padre?
Sì, lo so. Direbbe "passami una birra".


Suo fratello Stanislao lo raggiunge: svolgerà un ruolo di sostegno morale e finanziario.
Grazie, Stanislao!
Bel nome.

Joyce perde l'impiego alla Berlitz e trascina la famiglia a Roma. Lavora per un po' in banca, frequenta le biblioteche romane, ma spende in modo sconsiderato e deve ancora ricorrere ad onerosi prestiti.
Ci vorrebbe qualcuno che ti sculacciasse.
Prima fai piangere Gesù, ora QUESTO! Sei un bambino cattivo!


Di ritorno a Trieste, scrive articoli per i giornali e dà conferenze sull'Irlanda. Nel 1907 gli nasce anche una figlia, Lucia: in quegli anni torna altre volte a Dublino, con i suoi figli o solo, e nel 1912 con tutta la famiglia per l'ultima volta.
Nel giugno 1915, s'installa in Svizzera con la famiglia, dove tra lavori saltuari continua soprattutto a vivere della generosità dei suoi amici e dei suoi ammiratori.
...sei un approfittatore.
Non mi stai per niente simpatico.
CATTIVO, JIMMY.


Joyce e il suo sogno segreto: la pirateria. Yarr.
Le sue opere iniziano a essere pubblicate: nel 1916 Dedalus e nel 1918 il dramma Gli esiliati. A Zurigo, Joyce intraprende la scrittura di Ulisse, abbozzato già nel 1906, che esce a puntate sulla Little Review. Preceduto dalla fama di "padre del modernismo" in letteratura, Joyce arriva nel 1920 a Parigi, dove si trova al centro di un piccolo cenacolo letterario. La pubblicazione di Ulisse continua, ma il capitolo "Nausicaa" è oggetto di un processo a New York: nel 1921, l'opera è condannata per oscenità, e uscirà solo grazie ad una pubblica sottoscrizione.
Quindi, secondo la mia teoria (ampiamente discussa nel mio libro " Riassunto di ogni biografia: Tizio nasce, campa, arriva un incredibile botta di sfiga, muore") questa è la parte in cui tutto va bene, seguita a ruota da una serie infinita di sfortunati eventi.


Sempre nel 1921, comincia il suo ultimo libro, Finnegans Wake, alla cui stesura si dedicherà per sedici anni. È colpito da una malattia agli occhi per la quale deve subire molte operazioni ed è particolarmente afflitto dalla malattia mentale della figlia Lucia, che tenta senza successo di far curare a Parigi, poi in Svizzera. Disperato, sprofonda nuovamente nell'alcol e, nonostante i diritti d'autore, è sempre a corto di denaro.
Come volevasi dimostrare.
Signore e signori, la mia teoria è comprovata.


Continua a lavorare a Finnegans Wake, che esce nel 1939. Allo scoppio della Seconda Guerra mondiale, volendo rifugiarsi in un paese neutrale, Joyce, ormai molto malato, ottiene l'autorizzazione di tornare a Zurigo, dove morirà il 13 gennaio 1941.
Così Gesù può sculacciarti, BAMBINO CATTIVO.


Del buon vecchio Joyce vi consigliamo...
Gente di Dublino (qui la nostra recensione). Che, a quanto pare, ha fatto schifo a molti di voi.
Quindi... per quanto Jimmie (?) possa essere pesante e petulante e occhialuto e meschino, speriamo almeno di avervi fatto sorridere nel leggere la sua affascinante (???) e fantastica (????) vita.

5 commenti:

  1. Vi ADORO ahahahahaahah!!!
    Sono morta!!!!! Fantastiche!
    Mi avete fatto quasi (quasi quasi eh :D) venir voglia di dare la seconda chance a Jimmy cattivone!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille! XD
      Suuu, dagliela una seconda possibilità. Guarda che gran bel pirata mancato che era. Yarrrr.

      Elimina
  2. Divertentissimo ma non il mio preferito. Shakespeare resterà sempre nel mio cuore!! *_____*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. XDD Grazie.
      Eh, sì, Will ha sempre un posticino particolare nei nostri cuori *3*

      Elimina
  3. Mi fa morire!!
    Tom Hiddleston, un nome a caso, eh? :P

    RispondiElimina