sabato 29 giugno 2013

The Importance of Being #5 - Louise May Alcott



Eccomi qui, signore e signori.
Mi scuso del ritardo, ma sono...diciamo incappata in un piccolo contrattempo che mi ha impedito, ieri di portare a termine il solito post sulle biografie dei grandi autori.
Naturalmente, non è colpa di nessuno...

Come "non è colpa di nessuno"? Ti ho rapita, legata, imbavagliata, costretta a guardare la fiction di Rai 1 di Cime Tempestose...
NON ME LO RICORDARE.
...ho insultato Shakespeare...
Will ti perdonerà. Sei una povera profana.
...ho tenuto un monologo su quanto Federico Moccia abbia contribuito alla letteratura mondiale...
C'è un girone dell'inferno riservato a quelli come te, sappilo.
...ecco. Ora ci siamo. Non è vero che non è colpa di nessuno. E' colpa MIA. Ho fatto di tutto per impedirti di continuare questa tortura settimanale. MA TU PERSISTI.
COME IL RAFFREDDORE.
O LA PESTE BUBBONICA.


Interruzioni di infidi, ignobili, ingrati, inutili e inconcludenti individui a parte,

Quanto amore.
ritorniamo al nostro appuntamento settimanale con le biografie dei grandi autori. Oggi parleremo di Louisa May Alcott.
...uh! Magari è interessante!
Ci tengo a specificare, per gli individui ignoranti (oltre che infidi, ignobili, ingrati, inutili e inconcludenti), che la marca d'abbigliamento non c'entra assolutamente niente.
...era troppo bello per essere vero.



...solo io noto una somiglianza con
Oscar Wilde?
Louise May Alcott nasce il 29 novembre 1832 a Germantown, in Pennsylvania (USA). 
La terra dei vampiri?
Uh. No. Quella è la TRANsylvania. Scusa, Dracula. 

I suoi genitori sono Amon Bronson Alcott, filosofo trascendentalista e educatore, e Abigail May. 

Ma dài! Con un padre così questa mi viene fuori sicuramente secchiona.
O straordinariamente sfigata.


Secondogenita di una famiglia numerosa, Louisa riceve un'istruzione privata. A occuparsi principalmente dell'istruzione delle figlie è il padre. Già nell'infanzia la Alcott e le sorelle vivono in condizioni economiche molto difficili, poiché sono costrette a seguire lo stile di vita scelto dalla famiglia secondo i dettami della povertà e degli ideali trascendentalisti del padre.

Te l'ho detto, Louisa (posso chiamarti LOIS?), tuo padre ti procurerà un sacco di problemi.
Sicuramente non ti fa andare in discoteca con la minigonna il sabato sera, eh?


La giovane cresce e vive per il resto dei suoi anni nella cittadina del Massachussets. A causa della difficile situazione economico-finanziaria della famiglia, la ragazza inizia a lavorare fin da giovanissima, ricoprendo varie mansioni: governante, insegnante, sarta, aiutante e in seguito svolgerà anche l'attività di scrittrice.

Ecco che spunta fuori la sfiga. Eccola. Riesco a sentirne l'odore.

La donna si inizia alla scrittura traendo spunto dai suoi scrittori preferiti, le sorelle Brontë e Goethe. Nel 1848 legge con grande attenzione e ammirazione "La dichiarazione dei sentimenti" elaborata dalla Seneca Falls Convention in cui si descrivono i diritti delle donne. Sei anni dopo pubblica la sua prima novella intitolata "Flower Fables". La felicità per la pubblicazione del suo romanzo però dura poco, poiché la sorella Lizzie muore a causa della scarlattina e la sorella Anna si sposa.

Uh. Un matrimonio e un funerale.
Se mi procuri altri tre matrimoni, viene fuori un film niente male.
...qualcuno ha notato che hanno messo sullo stesso piano di infelicità la morte di una sorella e il matrimonio dell'altra? Insomma. E vissero tutti felici e contenti. 

La scrittrice, in età adulta, sostiene il movimento a favore dell'abolizione della schiavitù e il movimento femminista, per cui collabora come giornalista nel The Woman's Journal. Battendosi per il diritto di voto alle donne, inoltre, è la prima donna a votare nella cittadina di Concord. Nel 1862-1863, durante la guerra di secessione americana, presta servizio come infermiera volontaria nell'ospedale di Georgetown. In questa circostanza sfortunatamente
Questa foto rispecchia il mio
stato d'animo attuale in modo
accuratissimo.
contrae il tifo, riuscendo però a sopravvivere.
I tuoi ideali femministi mi piacciono.
Ma fai attenzione. Sei riuscita a sopravvivere, ma questo non significa niente: la tua sfiga ti aspetta.


In questo biennio Louisa May Alcott scrive il libro "Racconti dall'ospedale", che ottiene un ottimo giudizio dalla critica e un grande successo letterario. L'anno seguente scrive un'altra novella, "Moods", che viene pubblicata.

...no. Non ti illudere. Stai per essere investita dalla sfiga. Lo so. Gli scrittori sono SEMPRE sfigati (a parte William Fortunello Shakespeare).
Tra un po' ti morirà la madre.
O un' altra sorella. 
O la mucca.

In questi anni scrive delle novelle che riscuotono un grande successo; tra esse ricordiamo i seguenti lavori, "Pauline's Passion and Punishment"e "A Long Fatal Love Chase". Questi racconti hanno un grande successo sul piano commerciale e diventano nel tempo molto importanti per molti scrittori, i quali li prendono come modelli letterari.

Non ci credo. Allora, ci sono due opzioni possibili:
o sei una diretta discendente di William CheCulo Shakespeare, o sta per arrivarti un tale carico di sfiga che probabilmente non ne uscirai viva.


Con tutto il rispetto, Lois, ma sembri un panda.
Nemmeno troppo coccoloso.
Nel 1868-1869 la Alcott scrive il suo più grande successo letterario, "Piccole donne". Il romanzo racconta le vicende della famiglia americana dei March. L'opera viene pubblicata dall'editore americano Thomas Niles che, rendendosi conto del successo commerciale avuto dal romanzo, chiede alla scrittrice di scrivere altri romanzi; tra questi si ricordano "Piccole donne crescono", "I figli di Jo", "Buone mogli" e "Piccoli uomini". 
Mi arrendo.
Sai cos'altro puoi fare, nel tempo libero? Vendere la tua fortuna. Ne prendo tre quintali, grazie.

Dopo la morte della madre, nel 1879 muore anche la sorella minore May. La scrittrice in questa circostanza adotta la nipote Louisa May Nieriker. Due giorni dopo aver fatto visita al padre morente Louisa May Alcott, a soli 56 anni, muore per avvelenamento da mercurio: è il 6 marzo 1888.

...forse avresti fatto bene a tenertela stretta, la tua fortuna.
Scusa, ma era inevitabile.
IO HO SEMPRE RAGIONE!





Di Miss Alcott vi consigliamo...
Il capolavoro in assoluto della cara Lois è senza dubbio Piccole Donne.
Non lasciatevi ingannare dalle apparenza: potrebbe sembrare un libro antiquato, a tratti maschilista e deprimente, ma vi assicuro che non lo è.

E' un romanzo completo, con un mucchio di spunti, che ogni ragazza dovrebbe leggere.
Perciò... procuratevelo! :)

Qui potete trovare la nostra recensione di Le lettere segrete di Jo, seguito ambientato ai giorni nostri che ci presenta le discendenti delle sorelle March!



8 commenti:

  1. Con la I parte sono morta.. AHAHAHAHAH!

    E sulla somiglianza con Wilde.. DIAMINE!! Concordo ahahahah! :DD

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    1. Sospetto una parentela passata sotto silenzio.
      Oppure, forse, sono i capelli D:

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  2. Adoro questa rubrica! L'adoro, l'adoro, l'adoro! *_____*

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  3. ahah ma che rubrica carina, muoio dal ridere c:
    la seguirò più spesso per conoscere la vita di qualche autore e per farmi due risate!

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    1. Grazie mille!
      Mi fa piacere che sia piaciuta l'idea :3

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  4. Questa puntata è assolutamente fantastica! hahahah
    giuro che mi sono sbellicata dalle risate! Non vedo l'ora di sapere quale sarà la prossima!
    C.

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    1. Grazie!
      Per il prossimo post abbiamo in serbo una sorpresa *W* stay tuned! ;)

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