Salve a tutti! Buon Ferragosto!
Lo so, lo so. Ho saltato parecchie lezioni. Mi dispiace!
Questa volta io non c'entro niente.
Sì, lo so.
Giuro. Non è colpa mia.
Sì, lo so.
NON HO FATTO NIENTE.
Ne sono pienamente consapevole.
...quindi questo tagliacarte puntato contro la mia gola è una mera casualità?
...No. Mi stai antipatica. Ho smesso di fingere. Dici una sola parola e farai la fine dell'agnello a Natale. O del tacchino nel giorno del Ringraziamento.
...ora ho fame.
Comunque, oggi mi farò perdonare con una bella lezione su un grande autore americano...
Ecco spiegato il riferimento al Ringraziamento.
...da poco riportato all'attenzione del grande pubblico grazie alla trasposizione cinematografica del suo romanzo più famoso:
Francis Scott Fitzgerald!
Strano nome per un libro.
...ah! LUI si chiama Francis Scott Fitzgerald!
Che cavolo di nome.
Ok, ok, ho capito, POSA QUEL TAGLIACARTE.
Lo chiamavano BelliCapelli. |
Ho un presentimento. Gli scrittori sono sfigati e questo lo abbiamo capito, ma sento odore di una sfiga IMMANE.
Purtroppo il padre Edward non è molto abile nella gestione della famiglia e spesso non riesce a far fronte alle richieste economiche quotidiane.
CVD. E Fitzy (gli va di sfiga anche con i nomignoli) si ritrovò a vendere fiammiferi sotto il ponte di Brooklyn. Fine. Andiamocene a casa.
Non ci sperare. Le cose cambiano con la nascita della secondogenita Annabel e il trasferimento a Buffalo.
Annabel. Avrai sulla coscienza me e la mia disperazione. E anche il piatto che mi aspetta a casa e che diventerà freddo. A causa tua.
Ma il periodo di tranquillità dura poco.
YUHUUU!
Mi dispiace, Fitzy, ma io voglio tornare a casa. E tu che me lo impedisci mi stai antipatico.
Il padre viene licenziato dalla società per la quale fa il rappresentante, e la famiglia ritorna a Saint Paul, dove provvede al loro mantenimento la nonna materna.
Povera nonnina.
Lei, probabilmente, sperava di potersi godere la pensione in pace.
Invece...
Proprio grazie al ramo materno della famiglia, riesce a completare i suoi studi e a dare prova del suo precoce talento per la scrittura.
Nonnina di Fitzy. E' tutta colpa tua.
...
Ti odio.
...Non dirò "mento da strega", ma MENTO DA STREGA! |
A-Ah! Come farai a scrivere i tuoi romanzetti, ora? EH? EH?
Eppure, qui conosce un frate molto eclettico, padre Fay, a cui finirà per dedicare il suo primo romanzo: "Di qua dal paradiso".
...ti odio, Fitzy.
Mi hai addirittura deviato un frate.
Datti una calmata.
Nel 1913 arriva a Princeton, tappa fondamentale per la sua formazione come scrittore. E' qui, infatti,
che si immerge nella lettura dei classici e intrattiene rapporti di conoscenza e amicizia con numerosi intellettuali.
Il momento in cui diventa un nerd noioso, insomma.
Questo però è anche il periodo della sua definitiva affermazione come dandy e appassionato frequentatore di feste e intrattenimenti teatrali.
...a quanto pare no.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale, fa domanda di arruolamento e parte nell'ottobre del 1917 senza aver conseguito la laurea.
Pff! Tanto mica c'è bisogno di una laurea per sparare.
C'è bisogno di mira.
Portati gli occhiali, Fitzy.
Il suo desiderio è quello di combattere in Europa in nome degli ideali di giustizia e libertà, ma viene inviato in Kansas, dove trascorre lunghi mesi inattivi e frustranti.
LOL volevi fare Capitan America, eh?
La coppia BelliCapelli, ladies and gentlemen. |
ODDIO! John e Yoko anzitempo. ODDIO.
Il romanzo subisce poi una lunga revisione e viene pubblicato nel 1920, diventando in poco tempo un vero e proprio best-seller. Inizia così un periodo di spensieratezza che lo consacra come rappresentante della generazione perduta dei ruggenti Anni Venti. La casa newyorkese della coppia diventa, infatti, il centro di feste e riunioni di amici e, quasi, una sorta di simbolo di uno stile di vita disimpegnato e spregiudicato.
Uhm. Birbantelli.
Iniziano anche i viaggi in giro per il mondo: la coppia sarà prima a Londra e poi a Parigi. Qui, nel 1921, entrano a far parte della cerchia di itellettuali che si riunisce intorno a Gertrude Stain, e che è composta prevalentemente da letterati espatriati. I due racconteranno il periodo francese in una raccolta del 1934.
O, in alternativa, si guarda Midnight in Paris.
C'è Tom Hiddleston :D
Nel 1921, a Saint Paul, nasce la figlia Frances soprannominata Scottie.
Con un padre che si chiama Francis Scott? Davvero?
...insomma.
SUL SERIO?
Certo deve ringraziare la sua buona stella che non venga soprannominata Fitzie.
La permanenza a Saint Paul, però, dura poco: Zelda non si trova bene nell'ambiente troppo tradizionalista della cittadina e i due tornano a New York. E' proprio questo il periodo che diventa assoluto protagonista del suo romanzo più noto: "Il grande Gatsby".
Che a Leonardo di Caprio non frutterà un Oscar, potete giurarci.
Quindi è tutto inutile.
Intanto, la sua attività di scrittore si fa molto intensa: pubblica nel 1922 "Belli e Dannati" e, sempre nello stesso anno, la raccolta "Racconti dell'età del jazz".
Magari, Tom. Magari. |
Mi spiace, Fitzy, ma tu NON SEI Tom Hiddleston.
Per evitare la rottura, si recano in Italia, ma Scott che ha cominciato a bere finisce coinvolto in una lite con un tassista. La rottura è ormai prossima, favorita anche dalla schizofrenia di Zelda, diagnosticata nel 1930.
Sentite?
Lo sentite?
E' il rumore assordante della SFIGA.
I medici le prescrivono un periodo di ricovero in una clinica specializzata in Svizzera. Dopo la dimissione della donna, i due tornano insieme negli Stati Uniti e nel 1934 lo scrittore pubblica il suo quarto romanzo "Tenera è la notte". La sua situazione personale però precipita: il romanzo non ottiene il successo sperato e lui si ammala prima di tubercolosi e poi di depressione a causa delle tante difficoltà economiche e familiari.
Oddio, farsi venire un collasso perché il libro non ottiene successo mi pare eccessivo.
Andiamo! Sarai già perseguitato dalla Sfiga Dello Scrittore.
Non aiutarla.
La ripresa inizia nel 1937, quando accetta un contratto di 18 mesi come sceneggiatore a Hollywood. Qui conosce una cronista mondana che gli consente di ritrovare l'equilibrio perduto.
Non ti ci abituare.
Nel novembre del 1940, mentre è alle prese con la stesura del romanzo "Gli ultimi fuochi" viene colto da un attacco di cuore. Francis Scott Fitzgerald muore il 21 dicembre 1940 all'età di soli 45 anni.
Te l'avevo detto.
Mi dispiace Fitzy, ma grazie per non aver avuto una vita lunga. Così posso andare a casa a mangiare.
Di
Be', ammetto la mia grave lacuna: io sto leggendo in questi giorni Il Grande Gatsby (e lo sto adorando!) ma, a parte questo, non ho mai letto niente di Fitzgerald. Perciò, soprassiedo. Vi lascio la promessa di un'accorata recensione di Gatsby (con rimando al film che non frutterà un Oscar a Di Caprio, ma che io ho apprezzato tantissimo) e un video Tom Hiddleston che interpreta Fitzy, che non fa mai male.
Alla prossima!
Salvatevi, o voi che potete!
Questa rubrica continua ad essere la mia preferita in assoluto!
RispondiEliminaMyyyys perché sparisci??? postala più spesso, fammi contenta!
C.
*_____* AAAW Grazie!
EliminaHai ragione, chiedo venia! Cercherò di essere più costante :3