venerdì 24 maggio 2013

Recensione | La Libreria Dei Nuovi Inizi - Anjali Banerjee.

Ladies and gentlemen,
credo di soffrire di un grave disturbo. Mi creo continuamente aspettative esageratamente elevate che poi, puntualmente, vengono deluse.
Lo faccio con appuntamenti, persone, vestiti e sì, anche con i libri.
Il romanzo di cui voglio parlarvi oggi fa parte della sezione aspettative deluse. Ma boh, magari sono io che sto diventando troppo esigente?
In ogni caso, andiamo ad esaminarlo da vicino. Si tratta de La libreria dei nuovi inizi di Anjali Banerjee.


La libreria dei nuovi inizi
ANJALI BANERJEE 


 Rizzoli ▲ Tascabile 338 pagine ▲ 9,90 € 

TRAMA: C'è una vecchia libreria, a Shelter Island, dove ad aggirarsi in cerca di compagnia e buone letture non sono solo gli affezionati clienti. Qui, tra stanze in penombra, riccioli di polvere e parquet scricchiolanti, i libri hanno davvero un'anima e, quasi godessero di vita propria, sanno farsi scegliere dal lettore giusto al momento giusto... Che non si tratti di una libreria come le altre Jasmine lo capisce subito: in fuga da Los Angeles e da un ex marito che le ha spezzato il cuore, non si aspetta certo che ad accoglierla, accanto all'eccentrica Zia Ruma, siano gli spiriti della Grande Letteratura. E quando la zia parte, affidando proprio a lei la guida del negozio, saranno Shakespeare ed Edgar Allan Poe a svelarle a poco a poco i segreti del mestiere. E se Beatrix Potter la aiuterà a sedare orde di bambini scatenati e Julia Child le consentirà di accontentare anche le signore più esigenti in cucina, come potrà Jasmine resistere alle suadenti parole di Neruda, deciso, a quanto pare, a spingerla tra le braccia di un affascinante sconosciuto? "La libreria dei nuovi inizi" è una commedia romantica, e insieme un omaggio lieve e incantato al potere della letteratura. Perché in un buon libro c'è tutto: le emozioni, gli incontri e le risposte che possono anche cambiarci la vita


Le premesse sono ottime. Diciamocelo chiaramente: chi non impazzirebbe davanti ad una libreria di provincia in cui si aggirano gli spiriti dei Pezzi Grossi della Letteratura?
Io, probabilmente, mi ci installerei a pianta stabile.
Immaginatevi a sorseggiare un tea caldo in compagnia di Jane Austen, a discutere di poesia con William Shakespeare, ad interrogare Emily Bronte sulle abitudini più strane di Heatcliff.
Insomma, sembra un sogno, non trovate?
Ed eccola qui la mia aspettativa prontamente delusa.
Ma andiamo per gradi.
Jasmine è una giovane donna indiana in carriera, con un matrimonio finito alle spalle, il cuore a pezzi e una vita da ricostruire. Dopo il tradimento dell'ormai ex marito, la sua autostima alberga tranquillamente a livelli inferiori allo zero e la ragazza sembra aver perso qualsiasi barlume di fiducia nel genere umano. Così, quando una zia le chiede di occuparsi della sua libreria, Jasmine accoglie con sollievo questa via di fuga, fa armi e bagagli e si trasferisce per un mese nella pittoresca Shelter Island.
Una volta arrivata, Jasmine sarà costretta a fare i conti con una libreria decisamente fuori dal comune, con libri che si spostano da soli, interi reparti messi a soqquadro e voci che sembrano sussurrarle qualcosa.
A nulla servono i continui avvertimenti di Tony, il ragazzo che aiuta la zia a gestire il negozio: lui ripete mille volte a Jasmine che la libreria non è normale, che non va lasciata sola, che la zia ha un modo tutto suo di amministrarla. E non servono a niente i continui segnali che arrivano dalla libreria stessa.
Jasmine è peggio di San Tommaso, con la differenza che lei non crede manco se vede!

In tutto questo, fa la sua comparsa nel racconto (dopo neanche dieci pagine) il fenomenale Connor Hunt, che ci prova e ci riprova con la ragazza, fino a che lei non accetta di bere con lui un innocuo caffè.
Anche in questo caso, quella benedetta ragazza non si rende mica conto che Connor appare e scompare a suo piacimento, e neanche che su uno dei libri inspiegabilmente apparsi su di un tavolino c'è scritto il nome di lui. No, lei lo legge, se ne innamora, e crede che quel Connor Hunt sia il padre del ragazzo che lei ha conosciuto (???).
Giustamente, è troppo impegnata ad incaponirsi su dettagli insignificanti, come la posizione delle poltrone nella sala da tea, oppure sulle richieste poco precise dei clienti.
Andando avanti nella storia, lei e Connor finiscono ovviamente per innamorarsi, ed è qui che dovrebbe esserci il colpo di scena, ma che colpo di scena non è visto che tutti avevano intuito dove si voleva andare a parare.
Non mi dilungo oltre per evitare di dare spoiler eccessivi.

La presenza degli spiriti degli scrittori si palesa unicamente per consigliare un libro a quella capra cinica di Jasmine. E basta. Basta. 
Sono delle semplici comparse, neanche esageratamente utili ai fini narrativi.
Ed è davvero un peccato: sarebbe bastato porvi la giusta attenzione per evitare che il romanzo finisse per diventare la solita solfa prevedibile.
Non fraintendetemi, però. Non è un brutto libro.
E' scritto molto bene, con uno stile scorrevole ed evocativo. L'autrice è stata capace di farmi vedere la polvere accumulata sugli scaffali della libreria, sentire l'odore di arance, percepire le onde del mare.
Solo che... fatica a prender piede, ecco tutto. Arrivata a metà, io ancora aspettavo il succo della questione, quel qualcosa che lo rendesse particolare (un indizio: gli spiriti degli stramaledettissimi scrittoriii çOç).
E invece niente.
Pazienza, non si può avere tutto dalla vita, no?
La libreria dei nuovi inizi è una lettura leggera, senza nessuna troppe pretese.
Magari gli concederò una seconda possibilità più in là, quando non sarò così rompicoglioni esigente!




12 commenti:

  1. Io ho appena acquistato questo libro e onestamente leggendo la tua recensione mi cadono un pò le braccia xD Spero che non sia un totale fiasco, chissà magari mi prende! :/

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    1. Sono in un periodo un po' particolare, è possibile che sia io ad essere troppo esigente!
      Non partire con aspettative troppo elevate, sono sicura che ti piacerà :)

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  2. Ma che peccato, l'idea è assolutamente fenomenale :(

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    1. Evidentemente ho sbagliato a fantasticarci così tanto prima di leggerlo :\

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  4. Nuova follower :D
    Non lo conoscevo e mi fido di te, credo proprio che non lo leggerò!

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    1. Benvenutissima! :)
      Dagli una possibilità, magari può piacerti!

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  5. Che peccato, io ho semplicemente adorato il romanzo della Banerjee e tutto il fantastico mondo di Shelter Island ^^

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  6. Ciao! mi aggiungo subito ai tuoi lettori fissi =) ho letto anche io questo libro, proprio qualche settimana fa. Concocrdo con te su tutto se devo dire la verità, anche io mi aspettavo qualcosa di molto diverso. Però mi è piaciuto lo stesso, oddio non che impazzisca per questo romanzo, non è sicuramente tra i miei preferiti... è stato semplicemente piacevole, ma nulla di eclatante come invece mi ero aspettata. Un vero peccato!
    A presto =)

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    1. Aaaw, grazie per esserti aggiunta, adoro il tuo blog!

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