Approfitto della pausa pranzo tra una pausa studio e l'altra (non si dica che non mi prendo pause mentre studio :P) per parlarvi di uno dei libri che mi sta accompagnando verso la sessione estiva.
I Sotterranei della Cattedrale di Marcello Simoni è il primo libro della collana Live che ho comprato. Forse mi sono lasciata attrarre dal fatto che era uno dei titoli inediti.
I Sotterranei della Cattedrale
MARCELLO SIMONI
▲ Newton Compton ▲ Brossura ▲ 100 pagine ▲ 0.99 € ▲
TRAMA: «Urbino, anno 1790. Un "magister" dell'Università cittadina viene trovato morto all'interno della Cattedrale. Lo stato del suo corpo lascia supporre che sia precipitato dalle impalcature erette all'interno dell'edificio per la ricostruzione della cupola, distrutta l'anno precedente da un terremoto. Ma Vitale da Montefeltro, uno studente destinato al sacerdozio, intuisce che dietro l'incidente si cela un enigma irrisolto. Dubita che il magister, grande cultore di antiquariato, sia morto per puro caso, e indagando sui suoi ultimi giorni scopre un fatto sconcertante: l'uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto all'insaputa di tutti nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona al mistero, ma ben presto si rende conto che il "magister" non è morto per pura disgrazia. È stato assassinato. Tra i sospetti vi sono il priore della Cattedrale, il "rector" dell'Università e un inquietante individuo che vive nei sotterranei di Urbino.»
In circa 100 pagine, di certo non mi aspettavo il thriller della mia vita (probabilmente nemmeno Simoni intendeva scrivere la sua opera magna) ma, in definitiva, il risultato è un racconto molto piacevole. La mia impressione, però, è che sia troppo costruito. Nel senso che appare evidente lo schema che l'autore ha seguito, come uno scheletro con un rivestimento troppo sottile attorno che lascia ancora intravedere le ossa. La vicenda, almeno per la prima parte, altalena un'episodio "d'azione" e una riunione tra i tre personaggi principali che spiegano cos'è successo.
Il protagonista, Vitale, è un piccolo Sherlock Holmes, in grado di intuire dinamiche di avvenimenti piuttosto intricati da una semplice macchia di inchiostro sul tappeto. I suoi amici, Gaspare e Bonaventura sono i tipici bracci destri: ottimi per missioni più o meno importanti ordinate dal "capo" Vitale, un po' meno brillanti di lui ma allegri e servizievoli. Insomma, la combriccola dei personaggi è abbastanza stereotipata e non c'è granché di introspezione psicologica, perché come la si può pretendere in così poco spazio? Naturalmente, non manca il viscido e squallido antagonista (di cui Vitale a malapena conoscerà l'esistenza, fino alla fine) e l'Ombroso, il Gollum della situazione (come non amarlo?).
L'ambientazione storica mi è sembrata credibile e molto ben costruita.
In conclusione, la storia non è di quelle che sconvolgono con colpi di scena o improvvise svolte, tutto fluisce verso la fine in modo lineare. Lo stile è semplice e piacevole, senza fronzoli, il che permette una lettura scorrevole ma, allo stesso tempo, è uno degli elementi che rende questo libro carino ma piuttosto anonimo.
Si merita i suoi bravi tre Wolverine.
Sherlock Holmes mi piace moltissimo come personaggio! Ok, ho deciso che lo comprerò! Considerando poi il prezzo della New Compton.. :P
RispondiEliminaSe ti piace Sherlock Holmes, Vitale ti starà sicuramente simpatico XD ma nessuno batte Sherlock!
EliminaBuona lettura :3
Devo ammettere che non mi ispira poi così tanto.. sarà che non mi piacciono molto i thriller!
RispondiEliminaNemmeno a me piacciono i thriller e nemmeno a me ispirava chissà quanto :| perciò è stata una bella sorpresa, perché, alla fine, è un libro piacevole :))
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