giovedì 3 dicembre 2015

Recensione | Quel fantastico peggior anno della mia vita - Jesse Andrews

Buon giovedì a tutti, lettori!
Mentre voi state leggendo queste parole, io sarò intenta a sistemare gli ultimi libri sugli scaffali della libreria che verrà inaugurata questo pomeriggio nel mio minuscolo paesino. (Nel caso ve lo steste chiedendo, no, non lavorerò lì. Ho solo fatto amicizia con i proprietari e -ma va- amo i libri). Vi parlerò meglio di questa mia esperienza nel RECAP del mese di Novembre (che arriverà, prima o poi. Vogliatemi bene).
Comuuunque, questa sarebbe dovuta essere una recensione in anteprima, invece arriva in ritardo di un paio di giorni. Il libro in questione, infatti, è uscito il 1 DICEMBRE per Einaudi - che ringrazio con tutto il cuore per avermi inviato una copia -, ma proprio non ce l'ho fatta a parlarvene prima. Non solo perché sono una ritardataria cronica (vedi recap che non è ancora stato postato...), ma anche perché è stato maledettamente difficile mettere insieme i miei pensieri dopo la lettura di QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA. 
Andiamo con ordine.


Quel fantastico peggior anno della mia vita
JESSE ANDREWS 


 Einaudi ▲ Brossura 254 pagine ▲ 17,50 € 

TRAMA: « La vita di Greg cambia il giorno in cui la madre gli comunica che la sua compagna Rachel si è ammalata molto gravemente e che lui dovrebbe proprio starle vicino. Per Greg, il più imbranato nerd asociale della scuola, è un vero colpo. Il fortino di solitudine che si è costruito nel tempo comincia a traballare davanti ai suoi occhi. Non c'è niente da fare, se non sottoporsi al supplizio. Unica consolazione, la presenza di Earl, l'altro nerd della scuola. Insieme decidono di fare l'unica cosa di cui sono capaci. Un film per Rachel. Il film più brutto della Storia, probabilmente, ma con un'unica, devotissima fan. »


Dopo il fenomeno COLPA DELLE STELLE, gli scaffali delle nostre librerie sono stati invasi da romanzi in cui uno dei protagonisti è malato e poi guarisce \ malato e poi muore \ morto in partenza \ pronto ad ammalarsi durante il corso del romanzo \ derivati vari. 
Si è così venuto a creare il fenomeno della sick lit. Segni particolari: uno dei personaggi muore a prescindere, si tratta la malattia dal punto di vista degli adolescenti, si trasmettono grandi insegnamenti di vita. L'editoria, volente o nolente, funziona così. Se una cosa vende, viene pubblicata. Se una cosa viene pubblicata, state pur certi che qualcuno deciderà di continuare ad arricchire il filone e di scrivere la sua versione della cosa.
QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA, in patria ME&EARL&THE DYING GIRL sembrava seguire la stessa solfa dei suoi predecessori. Black humor? Ok. Lui, lei e un amico? Già sentita. E invece Jesse Andrews riesce a dare vita ad un qualcosa di completamente nuovo e io un po' lo amo per questo.

Tutti, nella meravigliosa e brufolosa fase dell'adolescenza, hanno avuto il piacere di incontrare almeno una volta il prototipo alla Greg Gaines: discretamente simpatico, male inserito in una fauna studentesca che coltiva interessi diversi dai suoi, un concentrato ambulante di immaturità cronica. Il suo piano, per affrontare incolume l'ultimo anno di liceo, è semplice: non spiccare e restare nell'ombra confortevole dell'anonimato.
Sembra riuscirci anche piuttosto bene, finché sua madre non lo obbliga a riallacciare i rapporti con Rachel, una conoscente con cui lui neanche quasi parla più, perché la ragazza è malata di leucemia e ha bisogno di un amico. Greg, suo malgrado, inizia a frequentarla, sfoggiando il suo miglior repertorio di storie assurde per riuscire a farla ridere. Però, mentre tutti non fanno che elogiarlo per il suo bel gesto altruista, lui sa di essersi fatto coinvolgere solo perché forzato, e non perché mosso dallo spirito di generosità.
Se dovessi scegliere un aggettivo per descrivere questo romanzo, userei inusuale, perché è quello che è. È inusuale in tutto, a partire dallo stile narrativo per arrivare ai personaggi.
La voce narrante della vicenda è Greg - e questo potevate averlo intuito un po' tutti - ma lo fa come se stesse raccontando ad uno sconosciuto la propria storia. Di solito è questo il punto dei romanzi in prima persona, no? Eppure, Andrews elimina tutti gli artifici retorici del caso e lascia che il lettore entri in contatto con quella che sembra essere una prosa adolescenziale. Greg dedica interi capitoli a episodi che non c'entrano niente con la trama, alterna la scrittura in prima persona a scene descritte come fossero sceneggiature cinematografiche... insomma, l'autore non ci presenta il suo protagonista grazie ad una serie di frasi, ma lascia che sia esso stesso a trasparire da ogni singola parola e scelta stilistica effettuata.
Detto così sembra quasi campato in aria, ma vi assicuro che dovete leggere per credere.

QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA mi è piaciuto così tanto proprio per questo: non indora la pillola, mette in piedi una storia dalla trama quasi inesistente e con personaggi così imperfetti da risultare genuinamente insopportabili, eppure funziona. E funziona come si deve.
Alcune parti fanno ridere, altre fanno riflettere - proprio grazie all'intenzione opposta - e, nell'insieme, ne viene fuori una squillante voce fuori dal coro che, posso assicurarvelo, vale la pena ascoltare.

Allora, che ne pensate? Tra qualche giorno uscirà anche la trasposizione cinematografica e sono piuttosto curiosa di vedere come rende sul grande schermo.
Come al solito, aspetto i vostri pareri.
Un bacio!

15 commenti:

  1. Che dire? Nonostante mi abbia sempre attirata meno di zero, adesso mi sento quasi in obbligo di dargli una possibilità :D non è da tutti trattare un tema simile senza essere stucchevoli o fuori luogo (vedi Bianca come il latte, rossa come il sangue D: )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, Andrews e D'Avenia sono proprio agli antipodi!
      E' un libro molto particolare, ma penso possa piacerti :)

      Elimina
  2. *_* ora lo voglio ancor di più!!!! ma il prezzo è un tantino troppo alto, chissà se riesco a farmelo regalare per Natale o compleanno ahahhahahah XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti il prezzo è una bella botta XD per cose del genere, io confido sempre nel Libraccio +_+

      Elimina
  3. Che bella recensione *.*
    Lo ammetto: non ero molto attratta da questo libro, ma ora sono troppo curiosa di conoscere questa "voce fuori dal coro"... a me piacciono sempre gli outsider!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie! *-*
      Anche io adoro gli outsider *-* perciò ho proprio adorato questo libro!

      Elimina
  4. Mi hai convinta! Sono troppo curiosa di leggerlo *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aw, allora se sono riuscita a convincerti significa che la recensione è uscita bene *-* spero ti piacerà, quando lo leggerai!

      Elimina
  5. Ne ho parlato qualche giorno fa. Stranissimo, ma mi è piaciuto per quello. ;)

    RispondiElimina
  6. Lo avevo iniziato tempo fa in lingua, però mi aveva dato a noia (non mi prendeva proprio) dopo una cinquantina di pagine... adesso ce l'ho in italiano e conto di leggerlo presto, sperando di riuscire a godermelo un po' di più :3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che si tratta davvero di un libro strano. All'inizio io ero piuttosto perplessa, per fortuna alla fine è riuscito a prendermi! XD

      Elimina
  7. Lo trovo molto interessante! La tua recensione mi ha fatto venire voglia di leggerlo, sicuramente lo comprerò! Grazie *3*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma figurati! *-* sono felice di averti incuriosita!

      Elimina
  8. Questo lo punto da quando è uscito in originale, ma ancora non sono riuscita a metterci le mani sopra. Deve essere mio al più presto, soprattutto dopo aver letto la tua recensione! :)

    RispondiElimina