Salve a tutti, Mysamigos!
Continua questo periodo un po' fiacco per The Bookshelf. Tranquilli, ci rimetteremo presto in carreggiata! *_*
Intanto, vi lascio con la recensione di una lettura fresca fresca (anche se a tarda ora. Pardon. Sto diventando notturna come un pipistrello XD).
The Nanny Diaries
EMMA MCLAUGHLIN & NICOLA KRAUS
The Nanny Diaries #1
▲ St. Martin's Griffin ▲ Brossura▲ 306 pagine ▲ 10.68€ ▲
TRAMA: « Nanny, la protagonista di questo romanzo, è una tata. Ma non una tata come tante altre: una tata che ha il (discutibile) privilegio di lavorare per una ricchissima famiglia di Park Avenue, la zona più lussuosa di Manhattan. Per una paga ridicola e mai puntuale, deve badare al piccolo Grayer X, anni quattro, e soprattutto fare in modo che la signora X - che non lavora, non cucina, non fa le pulizie e non si occupa del figlio - trascorra serenamente le sue giornate. Quando il matrimonio comincia a sgretolarsi (il signor X ha un'amante), il coinvolgimento di Nanny nelle vicende della famiglia X supera ben presto i confini della decenza, e salvaguardare la salute mentale del povero Grayer sarà per Nanny una missione pressocchè impossibile.. »
Questo libro appartiene alla serie "Bel film! ASPETTA, E' TRATTO DA UN LIBRO DEVO LEGGERLO!". Avevo visto il film con Scarlett Johanssn un po' di tempo fa e mi era piaciuto davvero tanto. Ora, visto che recentemente ho iniziato una breve esperienza come baby sitter, sono andata a ripescare il libro.
A differenza di quanto suggerisce il titolo, il romanzo non è configurato tanto come un diario, ma come il racconto esteso dell'esperienza di babysitting di Nanny presso la famiglia X. Nanny sta per laurearsi, ma decide di cogliere l'occasione di lavorare part time come babysitter di Grayer, che a quattro anni deve già subire tutte le pressioni di una famiglia facoltosa di Park Avenue. Quasi subito capisce che il lavoro è più estenuante di quello che aveva previsto ma, invece di abbandonare il piccolo Grayer a una coppia di genitori assenti e menefreghisti, decide di restare. Così si ritrova sempre più infangata in questo lavoro, man mano che le richieste assurde di Mrs X aumentano, tanto da non riuscire a gestire gli altri affetti, ma madre, le amiche, H.H. (aka Harvard Hottie, il ragazzo che abita nello stesso palazzo degli X).
Le situazioni assurde che vive Nanny strappano più di un sorriso, ma lasciano altrettanto increduli se si pensa che il libro e basato sulle esperienze reali delle due autrici. Tra travestimenti da Teletubbie e ricerche forsennate di biancheria incriminante per l'appartamento, Nanny descrive anche una famiglia in rovina, in cui Mrs X cerca disperatamente di attirare l'attenzione del marito, invece impegnato con l'impertinente Ms. Chicago in una relazione non poi così tanto segreta o discreta. Il piccolo Grayer, così, si ritrova a dover lottare per ottenere un minuto del prezioso tempo di entrambi i genitori. Quindi il libro ti tiene per tutto il tempo in una sorta di limbo dove sorridi, ma sei comunque coinvolto nella vicenda triste della famiglia. Finché tutto finisce improvvisamente.
Senza dubbio è una lettura piacevole. Forse non leggera e spensierata come potrebbe sembrare all'inizio, ma il lato malinconico non appesantisce per niente la storia. Certo, avrei preferito che le autrici avessero sondato più approfonditamente il rapporto di Nanny con altri personaggi all'infuori di Grayer e di Mrs X. Per fare un esempio: la storia con H.H. mi è sembrata affrettata e frammentaria, di conseguenza non mi ha coinvolta. Anche un attimino in più di sviluppo dei personaggi non avrebbe guastato. A dispetto dello geniale espediente di utilizzare degli pseudonimi neutri come "Nanny", "la famiglia X", i personaggi secondo me avrebbero dovuto essere più caratterizzati. Non c'è progresso, non c'è sviluppo. Forse anche a causa del finale che interrompe la narrazione bruscamente, senza dare una conclusione.
Quindi, mi trovo questa volta a spezzare una lancia in favore del film. L'ho riguardato subito dopo aver letto il libro e ho avuto una strana impressione: ho ritrovato, sia sulla carta che sullo schermo, gli stessi episodi, gli stessi personaggi, ma avevo la sensazione di star guardando una storia diversa. Il setting del film è un po' più curato: presentare la storia come la tesi di Annie-Nanny dà un senso agli pseudonimi e la conclusione aggiunta alla fine rilassa il lettore-spettatore. Nel film abbiamo quello sviluppo di personaggi che manca al libro e anche un lieto fine che in un chick-lit non guasta mai.
(Sapete cos'altro non guasta mai? CHRIS EVANS.)
Alla fine, mi ritrovo in quella strana situazione in cui il film mi è piaciuto più del libro, ma il romanzo si è guadagnato comunque i suoi tre Wolverine.
Ora, posso privarvi del trailer del film e di Chris Evans in uno dei suoi ruoli più adorabili?
No, non posso.
Il film è molto carino, mi fermo a quello mi sa :)
RispondiEliminaFai bene. Se non altro, ha una conclusione soddisfacente :3
EliminaNon conoscevo nè libro né film, ma credo che il secondo lo recupererò :)
RispondiEliminaSì, il film merita di essere visto :3
EliminaOddioooo non sapevo fosse tratto da un libro! ... ... ... che ora voglio leggere xD
RispondiEliminaE voglio pure rivedere il film!
Riguardare il film: consigliato.
EliminaLeggere il libro: non tanto. Di sicuro non in lingua XD
Il film è qualcosa di adorabile *-* Non sapevo che fosse tratto da un libro... magari ci farò un pensierino in futuro :)
RispondiEliminaVero, il film è molto carino *_* per il libro...meh. :\
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