Buon martedì a tutti, miei bellissimi lettori!
Sembrava impossibile, eppure il freddo è arrivato anche nel mio piccolo paesello! Posso finalmente tirare fuori la mia infinita collezione di sciarpe! Com'è il tempo da voi? Arrivata l'aria delle feste?
A proposito di Natale, oggi voglio lasciarvi la recensione di un libro adorabilmente natalizio! Ma prima, voglio aprire una parentesi e ringraziare tutti quelli che hanno candidato questo bloggino confusionario ai BLOGGER CHOICE AWARDS organizzati su Reading is Believing. Sono commossa, mi vengono un sacco di battutacce su Leonardo di Caprio, ma sono davvero commossa. Grazie a tutti voi che volete così tanto bene a THE BOOKSHELF ♥
Ok, parentesi strappalacrime fatta.
Passiamo alla recensione!
Meno cinque alla felicitàVIRGINIA BRAMATI
▲ Mondadori ▲ Brossura ▲ 220 pagine ▲ 10,00 € ▲
TRAMA: « Costanza Moretti, brillante giornalista in un giornale finanziario di New York, non dovrebbe farlo, e anche il suo capo (nonché amante) è molto contrariato. Ma lei ormai ha deciso: per Natale torna in Italia, a Verate. Sua mamma e sua sorella Eleonora le sembrano troppo strane al telefono, e da quando - pochi mesi fa - il papà è morto la gestione della mitica Trattoria Moretti, nel centro del paese, è tutta nelle loro mani. Non è solo la preoccupazione, però, a indurla a partire, c'è qualcosa di molto più pressante: una voce insistente che da qualche giorno la assilla, decisa a non tacere finché non avrà ottenuto ciò che vuole. Costanza quella voce la conosce bene, da sempre... è la voce di suo padre! Allucinazioni? Non si direbbe. Suo padre ha una missione segreta e lei dovrà aiutarlo a portarla a termine: entro cinque giorni, quelli che mancano al Natale! Approdata a Verate, toccherà a Costanza pensare a tutto: sua madre ed Eleonora stanno lasciando andare la trattoria, ormai servono solo il caffè e a pochi giorni dal Natale non hanno nemmeno messo mano alle decorazioni. La sola cosa di cui si sono occupate è stato allevare le solite tre oche bianche destinate a essere cucinate per il pranzo... Ma c'è un'altra sgradita sorpresa che attende Costanza: la mamma ha affittato la stanza sopra la rimessa a un uomo di cui nulla si sa se non il nome - Andrej - e il fatto che (forse) lavora come muratore, (forse) è estone e... (sicuramente!) è molto affascinante.»
Arrivata a Verate, trova ad attenderla una madre allo sbaraglio, una sorella con la testa tra le nuvole, due nipotini che hanno deciso di adottare le tre oche destinare alla cena della vigilia, una trattoria da decorare, due pranzi da preparare e un muratore (?) estone (??) come nuovo inquilino.
In pieno stile chick-lit, Costanza prende in mano la situazione e si avventura in questo coundtown natalizio, tra imprevisti e fraintendimenti di vario genere, e... marcerà a passo spedito verso il suo lieto fine. Ovviamente!
No, non era un commento sarcastico.
Comuuunque, questo romanzo ha un enorme lato positivo e un discreto lato negativo.
LATO POSITIVO: la resa dell'atmosfera natalizia. Lo scorso anno ho letto un bel po' di libri ambientati in questo periodo, ma il Natale proprio non lo avevo trovato tra le loro pagine. Con il libro della Bramati, invece, l'aria natalizia è palpabile, e questa è una cosa che mi è piaciuta da impazzire.
Leggere di abeti decorati (anche se ne ho uno illuminato in salotto), neve ammucchiata davanti alla porta (da me non c'è, la neve) e vischio appeso sotto gli stipiti mi ha fatto desiderare di essere già al 24 Dicembre, pronta a rivivere le mie tradizioni (che no, non contemplano l'oca arrosto).
Se poi aggiungiamo, a quest'atmosfera tipicamente festiva, dei personaggi esilaranti... il gioco è fatto. C'è da essere onesti: camminiamo sul filo della caratterizzazione per stereotipo ma, nel complesso, la cosa funziona a meraviglia. La protagonista, Costanza, è simpatica e divertente e -nonostante qualche volta in cui fa venir voglia di scrollarla con violenza- non si può non fare il tifo per lei.
Da questo possiamo collegarci al LATO NEGATIVO che, un po', penalizza l'intero andazzo del romanzo: il fattore romance, repentino e vagamente scontato. Sapete che non sono un'amante dell'insta-love, ma qui la cosa mi è sembrata ancora più affrettata del solito. Non c'è sviluppo, i sentimenti dei personaggi non vengono minimamente approfonditi, ci si innamora perché sì.
È stato un po' come voler forzare i personaggi a lanciarsi l'uno nelle braccia dell'altra, non so se mi spiego.
A parte questo, Meno cinque alla felicità è una lettura piacevole e si divora in pochissimo tempo. Lo stile della Bramati è leggero, scorrevole e senza fronzoli, divertente senza mai essere sopra le righe.
Una perfetta compagnia per questi giorni che mancano all'arrivo del Natale vero e proprio, per coloro che ancora faticano ad entrare nel mood giusto e per tutti gli altri che, invece, ci sono dentro fin troppo. [Canta a squarciagola Jingle Bells]
Che ne pensate, lettori?
Se siete ancora indecisi, vi ricordo che Meno cinque alla felicità è uno dei romanzi in palio nel giveaway finale di WOLVERINE IS COMING TO TOWN!
Se non lo avete ancora fatto, correte a dare un'occhiata!
Un bacio!
In bocca al lupo per la nomination !!! (Crepi il lupo :P) mi piacerebbe un sacco leggere questo libro e infatti spero di vincerlo al giveaway :))) in ogni caso l'ho inserito nella mia wish list natalizia :)) ciao Maria
RispondiEliminaIn bocca al lupo per la nomination ^-^
RispondiEliminaIl libro sembra carino... non mi attira molto il genere chick-lit, ma è raro trovare libri che rendano davvero l'atmosfera del Natale (soprattutto quando iniziano a sbattertela in faccia dal 20 novembre, ma quello è personale XD )
bello però se riesce a creare così bene l'atmosfera natalizia
RispondiEliminaSperavo in qualcosa di più, devo essere in sincera. Il titolo era promettente. (Sì, casco ancora nel tranello del titolo). Ogni tanto ci vuole una lettura più leggera, ma ci sono "difetti" che non reggerei >.<
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