venerdì 26 settembre 2014

Fangirl Friday | HeForShe

Fangirl Friday è una rubrica a cadenza settimanale, in cui vi parleremo di tutto ciò per cui abbiamo un'ossessione, sia in campo libresco che non.
Di solito mi servo di questa rubrica per straparlare di tutto ciò che mi appassiona e che non rientra nell'ambito letterario.
Oggi, più che altro, voglio porre l'accento su un argomento che mi sta molto a cuore, che è molto attuale e che è stato riportato alla ribalta da Emma Watson, grazie alla sua campagna HeForShe.
HeForShe è un movimento che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'uguaglianza tra uomini e donne, per abbattere le differenze di genere e combattere la violenza sulle donne.
Non credo che in Italia se ne sia parlato abbastanza.
Rimando a dopo le mie opinioni, per il momento vi lascio al video del discorso che Emma, in qualità di Ambasciatrice delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne, ha tenuto lo scorso sabato 20 Settembre durante l'Assemblea Generale dell'ONU.
Vi consiglio davvero di guardarlo: questa donna ha detto tutto quello che avrei voluto dire io al riguardo.




« Sono stata eletta ambasciatrice di buona volontà dell'ONU Donne sei mesi fa, e più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che troppo spesso combattere per i diritti delle donne diventa sinonimo di odiare gli uomini. Se c'è una cosa che so con certezza è che questo deve finire. Per la cronaca, il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti, pari opportunità. E' la teoria dell'uguaglianza politica, economica e sociale dei sessi.  
Ho cominciato a mettere in dubbio le supposizioni basate sul genere tanto tempo fa. Quando avevo 8 anni ero confusa dal fatto che mi definissero dispotica perché volevo dirigere le recite che allestivamo per i nostri genitori; ma ai maschi non succedeva. Quando a 14 anni, ho cominciato ad essere sessualizzata da certi elementi dei media. Quando a 15 anni, le mie amiche hanno cominciato ad abbandonare le squadre degli sport che amavano perché non volevano apparire muscolose. Quando a 18 anni, i miei amici [maschi] non erano capaci di esprimere i loro sentimenti... ho deciso che ero femminista e la cosa mi sembrava tutt'altro che complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno dimostrato che "femminismo" è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare, [io] sono tra le schiere di donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive, isolanti e anti-uomini, persino non attraenti. Perché è diventata una parola tanto scomoda? »

« Sfortunatamente, posso dire che non c'è neanche una nazione al mondo in cui le donne possono aspettarsi di ricevere questi diritti. Nessuna nazione al mondo può dire di aver raggiunto la parità dei sessi. Considero questi diritti dei diritti umani. »

« Uomini. Vorrei cogliere quest'occasione per estendervi un invito formale. La parità di genere è anche un problema vostro. Perché fino a questo momento, ho visto il ruolo di mio padre considerato meno importante dalla società, nonostante da piccola avessi bisogno della sua presenza tanto quanto quella di mia madre. Ho visto giovani uomini affetti da malattie mentali, incapaci di
chiedere aiuto per paura di apparire meno virili, o meno uomini. Infatti, nel Regno Unito il suicidio è la prima causa di morte degli uomini tra i 20 e i 49 anni, eclissando incidenti stradali, cancro e malattie cardiache. Ho visto uomini resi fragili ed insicuri dalla percezione distorta di cosa sia il successo maschile. Neanche gli uomini beneficiano dei diritti della parità di genere. Non parliamo molto spesso di come gli uomini siano imprigionati dagli stereotipi di genere, ma riesco a vedere che lo sono. E quando ne saranno liberati, come conseguenza naturale le cose cambieranno anche per le donne. Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono controllare, le donne non dovranno essere controllate. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere forti. E' tempo di concepire il genere su uno spettro, e non come due serie di valori opposti. Se smettiamo di definirci l'un l'altro in base a cosa non siamo, e cominciamo a definire noi stessi in base a chi siamo, possiamo essere tutti più liberi. Ed è di questo che si occupa He For She. Di libertà. »

« Nella mia agitazione per questo discorso, e nei miei momenti di insicurezza, mi sono detta con fermezza: se non io, chi? Se non ora, quando? »

« Se credete nella parità, potreste essere uno di quei femministi involontari di cui ho parlato prima e per questo, mi complimento con voi. Stiamo facendo fatica a trovare una parola che ci unisca, ma la buona notizia è che abbiamo un movimento che ci unisce. Si chiama He For She. Vi invito a farvi avanti, a farvi vedere e a chiedervi: se non io, chi? Se non ora, quando? Vi ringraziamo tantissimo »


Che dire che non sia già stato detto?
Personalmente, trovo assurdo che nel 2014 ci si trovi ancora in condizione di specificare il significato del termine femminismo, a chiedere qualcosa che dovrebbe essere una semplice conseguenza dell'essere delle persone, a combattere per dei diritti che ci spettano e che non dovrebbero essere minimamente messi in discussione.
Siamo abbastanza avanti tecnologicamente parlando da riuscire ad essere connessi in tempo reale con il mondo interi, ma siamo così arretrati da un punto di vista mentale da non riuscire a vedere ad un palmo dal nostro naso.
E capiamoci bene: se siamo arrivati a tanto, è colpa dell'ignoranza generale. Senza nessuna differenza di genere. Perché, così come mi fa infuriare un "donna, vai in cucina", allo stesso modo resto basita davanti a un "gli uomini non possono piangere!1!".
Gente, siamo essere umani. Tra i 6 miliardi di persone che abitano il nostro pianeta ci sono uomini e donne, bianchi e neri, sarcastici e seriosi, musoni e sorridenti, stonati e geni musicali, animali sociali e sociopatici. Siamo tutti diversi l'uno dall'altro. Perché una di queste differenze dovrebbe rappresentare un motivo per strapparci via i nostri diritti?

Il cambiamento è graduale, ma bisogna pur partire da qualcosa, e io parto da questo.
Scelgo di parlarne, di diffondere questo messaggio, di spiegare il mio punto di vista e di confrontarlo con quello degli altri.
Scelgo di render noto il mio essere femminista e di battermi per la parità dei sessi. Resto nel mio piccolo e mi sbraccio dietro ad un computer, occupando la bacheca di blogger e sfruttando al massimo quel poco di visibilità che mi concede il mio blog.
Scelgo di restare inorridita davanti alla violenza, contro chiunque essa sia perseguita.
Scelgo di comportarmi da essere umano e di pretendere diritti equi.
Scelgo di andare oltre la guerra tra uomini e donne, per combattere contro l'ignoranza.


E sì, domani mi scatto pure la fotografia.
Non so quanti di voi abbiano skippato questo lunghissimo post o quanti, in realtà, lo abbiano letto davvero.
Ad ogni modo, spero che scegliate anche voi di parlarne. Spero che questo cambiamento possa finalmente avviarsi.
Se non io, chi? Se non ora, quando?




12 commenti:

  1. Ciaoooo vi ho taggato in un post nel mio blog ("All about that book"). E' un tag (Preferiresti...book tag) e si deve rispondere a 10 domande vi piacerebbe farlo? <3

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  2. "If not me, who?"
    #HeForShe
    Io ci sono.

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  3. Letto, apprezzato e condiviso ;)
    E domani mi scatto pure la fofografia! ♡

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  4. È assurdo anche come nel nostro paese, le violenze a carico di donne non vengano prese sul serio.. Un amante geloso ottiene un attenuante dopo aver accoltellato per 16 volte la fidanzata.. Nessuno dei colpi inferti era mortale, nonostante uno sia arrivato a sfiorare la carotide.. Ci sono donne che subiscono ancora violenze da parte dei compagni.. Sembra di essere rimasti alla preistoria, dove le donne si occupavano del cibo e dei figli.. Siamo libere di andare dove ci pare, con chi ci pare, senza essere minacciate da nessun compagno geloso..

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  5. Se non io, chi? Se non ora, quando?

    Ho sempre amato questa donna <3
    Ottima idea quella di approfittare del blog per spargere la voce.
    Ho passato troppe lezioni di università a discutere di segregazione di genere, di parità di sessi.
    Perché per fare un complimento ad una donna c'è sempre bisogno di usare espressioni come "donna con le palle" per esempio? Serve per forza possedere attributi maschili per essere apprezzate?
    Eppure, come hai detto tu, siamo nel 2014. Dovremmo tutti essere più intelligenti di così.

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  6. Trovo che Emma Watson sia una donna fantastica, mi è piaciuto molto il suo discorso anche perché mi sono riconosciuta molto nelle sue parole.

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  7. Discorso bellissimo e potente. E oggi pomeriggio foto e tweet.

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  8. Un bellissimo discorso ed una bellissima iniziativa! Emma Watson è proprio un esempio U.U
    Brava Mel per aver scritto questo post :3

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  9. Sinceramente non sapevo bene cosa fosse, per cui ti ringrazio di cuore per averne parlato! Il discorso che ha fatto è perfetto e non so davvero cos'altro aggiungere. Credo si dovrebbe parlare di più di queste cose, e apprezzo che questo blog lo abbia fatto!

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  10. Emma è davvero una persona fantastica si vede che ci tiene a queste cose, appoggio in tutto e per tutto l'iniziativa! Ritengo che sia vergognoso che nel 2014 debbano ancora essere chiariti certi concetti, e tutto per colpa dell'ignoranza :3

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  11. Post meraviglioso ♥ Non ne sapevo niente! Grazie per aver condiviso con noi tutto questo!
    Emma! Sempre fantastica e si da da fare!

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    1. Il video è commovente ♥ L'ho visto adesso perché prima non avevo tempo ♥ Emma con la sua voce....ti coinvolge!

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