domenica 7 luglio 2013

Recensione | Le parole segrete - Joanne Harris

Buon pomeriggio e buona domenica a tutti!
Sono stata straordinariamente assente, negli ultimi giorni. Ho lasciato tutto il lavoro alla mia socia (scusa, Mel!). Ma recupererò, giuro!
Iniziamo con una bella recensione fresca fresca. Ho finalmente (dopo anni e anni di procrastinazione) letto Le Parole Segrete di Joanne Harris! YEEEE!
La storia di questo libro inizia nel lontano (?) 2008 quando, una piccola e ingenua Mys, accompagnata da un'altrettanto piccola e ingenua Mel, entrò in una libreria e vide il nuovo libro di Johanne Harris sugli scaffali.
Sia io che Mel ci siamo fatte conquistare dalla copertina (ricordo di essermene totalmente innamorata) e dalla trama:

Le Parole Segrete
JOANNE HARRIS

Runemarks#1


 Garzanti ▲ Rilegato ▲ 516 pagine ▲ 18.60€

TRAMA: « Nel villaggio di Malbry non è facile essere giovani e coltivare i propri sogni. Le regole e la disciplina la fanno da padroni; i giochi e gli incantesimi sono stati proibiti. Eppure Maddy non ha mai smesso di credere nel potere dei sogni e della magia. Lei è diversa da tutti: è ribelle, curiosa, testarda, e sulla mano ha il marchio di una runa. Per molti si tratta di un segno maledetto, ma non per il Guercio, il misterioso straniero che racconta storie affascinanti, l’unico amico che Maddy abbia mai avuto. È lui a svelarle il misterioso linguaggio delle rune e a introdurla in quell’universo proibito e vietato dove sono nascosti gli incantesimi, la conoscenza e il segreto delle sue origini. Mentre il futuro inciso sulla sua mano si avvicina giorno dopo giorno, una terribile catastrofe minaccia di distruggere per sempre quel mondo perduto. Maddy è l’unica in grado di salvarlo: sarà un’avventura appassionante, una corsa contro il tempo, una guerra contro nemici dai poteri oscuri. Con Le parole segrete Joanne Harris continua a esplorare la realtà fantastica che l’ha fatta amare da milioni di lettori, fondendo le atmosfere di Chocolat con le antiche mitologie, a cominciare da quelle nordiche, dominate da Odino e Thor. Maddy affronta un percorso di crescita, dall’innocenza perduta alla consapevolezza del proprio destino, oltre le cupe regole dell’Ordine.
 »


Sembrava tutto molto emozionante.
Poi abbiamo iniziato a leggere.
Mel si è fermata dopo un centinaio di pagine, io sono riuscita a trascinarmi fino a 313, poi abbiamo entrambe riposto Le Parole Segrete sullo scaffale e lì è rimasto per molto, molto tempo. 
Poi, qualche mese fa, in virtù di un inspiegabile interesse per la mitologia nordica che ha colpito me e la mia socia (con cui Tom Hiddleston in The Avengers non c'entra assolutamente nulla), ho deciso di dare un'altra possibilità a Le Parole Segrete, anche perché non ricordavo assolutamente nulla delle 300 pagine che avevo letto.
...di cui Mel e Mys NON fanno parte, ovviamente.
Ho iniziato, piena di buona volontà, ma la lettura, sin da subito, procedeva a rilento. Non avendo letto altro della Harris, non so se sia il suo stile tipico, quello usato in questo libro, ma sembra di immergersi in un mare viscoso di parole. Si riesce a stento a procedere tra le prime pagine. Dapprima non riuscivo a capire perché, poi me ne sono fatta una ragione: la Harris non è riuscita a mostrare con le parole i luoghi e le azioni che descriveva. Avere un tale potere è, per me, una caratteristica immancabile di un buon scrittore di fantasy. Ad un certo punto ho anche pensato di lasciar perdere, una buona volta, ma mi sono costretta ad andare avanti.
Le cose sono migliorate solo quando è entrato in scena Loki.
Iniziamo a capire qualcosa in più dei luoghi in cui è ambientata la narrazione; sappiamo, almeno in parte, cosa è successo prima dell'inizio della storia. Il carattere di Maddy, la protagonista, si delinea in contrasto con quello di Loki.
Non che, improvvisamente, tutto ci sia più chiaro, eh. La trama resta piuttosto contorta. Anzi, le cose si complicano ulteriormente perché il punto di vista si alterna, di capitolo in capitolo, tra quello di Maddy, Loki, il Guercio e alcuni abitanti di Malbury. Non è confusionario al punto che si perde il filo, ma bisogna prestare molta attenzione e lo stile lento e stopposo rende tutto più difficile.

A fare da controparte alla lentezza e al contorto intreccio degli eventi, c'è la trama che, in definitiva, è interessante. Man mano che si avanza, aumentano le domande insolute, il che rappresenta la nostra ancora di salvataggio per arrivare alla fine del libro. C'è la curiosità di sapere come va a finire.
Miracolosamente, le ultime 100 pagine si leggono tutte d'un fiato, proprio perché è lì che troviamo la risposta a tutte le domande (...almeno quasi tutte) che ci siamo posti.
(Oltretutto, io shippavo tantissimo Loki e Maddy e dovevo sapere come sarebbe andata a finire!)

In conclusione, se dovessi proprio consigliarvi questo libro, non lo farei spassionatamente. Vi posso dire che, se siete fan della Harris, della mitologia nordica (soprattutto se avete conoscenze pregresse) e se amate i personaggi sarcastici (LokiLokiLokiLokiLoki), allora date a questo libro una possibilità.
Gli do tre Wolverine, con riserva.



5 commenti:

  1. Nonostante il parere non proprio stellare, mi intriga da morire *-*

    RispondiElimina
  2. Ok, sembra un pò disastroso.. Però sfortunatamente per me mi intrigano moltissimo le leggende nordiche (ad esempio, lovvo i celti, e adoro i personaggi sarcastici!! Quindi.. Leggerlo o non leggerlo? Questo è il dilemma! XD

    RispondiElimina
  3. Che peccato, la trama è davvero straordinaria!
    C.

    RispondiElimina
  4. Io ho trovato questo libro splendido e l'ho letto molto velocemente. Innovativo, ben caratterizzato e ben strutturato. Anch'io trovo che Loki sia uno splendido personaggio, tant'è che non riesco a farmi piacere il Loki-Marvel mettendolo a confronto con questo! Mi dispiace vedere che non vi sia piaciuto.

    Bel blog, trovato cercando un articolo per il mio, mi sembra che abbiamo un po' gli stessi gusti (Le Parole Segrete a parte;) ) quindi, vedendo che vi mancano e se non è un problema, vi consiglio caldamente:

    1) Neil Gaiman, in particolare "American Gods", se volete avere qualcos'altro a che fare con gli dei, "Il figlio del cimitero", splendido romanzo per ragazzi, "Nessun Dove", e un po' tutto il resto della sua bibliografia...:)

    2) Philip Pullman, potrei mettere il suo "Queste Oscure Materie" anche davanti ad "Harry Potter", purtroppo è stato sfigurato da un film inclemente, e la saga di Sally Lockhart, splendida eroina vittoriana.

    Buone feste!

    RispondiElimina
  5. Uhm, l'ho preso a occhi chiusi con uno scambio qualche mese fa... poi ho iniziato a sentire le opinioni negative D: e mi ero un po' persa d'animo... ma questa recensione mi ha un po' ridato coraggio dai :'D

    RispondiElimina