Recensione | The Iron King - Julie Kagawa

Hellowa to everyonnnah! (Questa è Mys che si è lasciata influenzare dall'accento scozzese, prego ignoratela).
Sono particolarmente allegra, oggi. Sto ancora cercando di capire perché. Forse è il fatto che è sabato, chissà.

Ho scritto la premessa appositamente per usare questa gif, confesso.

Comunque, dopo un po' di tira e molla, sempre a causa della crisi mistica che sto attraversando, ho finito The Iron King, quindi...TA-DAAAAN! Recensione!

The Iron KingJULIE KAGAWA
The Iron Fey #1

 ▲Harlequin Teen ▲ Brossura▲ 363p. ▲ 9.06€▲

TRAMA: « Meghan Chase ha un destino segreto, come non se lo sarebbe mai immaginato...
C'è sempre stato qualcosa di sbagliato nella vita di Meghan, sin dal momento in cui suo padre è scomparso davanti ai suoi occhi, quando lei aveva sei anni. Non si è mai sentita a suo agio a scuola...o a casa.
Quando uno sconosciuto dall'aria losca inizia ad osservarla da lontano e il suo spiritoso migliore amico diventa stranamente protettivo nei suoi confronti, Meghan capisce che tutto ciò che conosce sta per cambiare.
Non avrebbe mai potuto prevedere quale fosse la realtà, che lei è la figlia di un mitologico re delle fate ed è una pedina in una guerra mortale. Ora Meghan capirà quanto lontano è disposta a spingersi per salvare qualcuno a cui tiene, per fermare un misterioso nemico che nessuna creatura fatata osa sfidare...e per trovare l'amore con un principe che preferirebbe vederla morta, piuttosto che permetterle di toccare il suo cuore glaciale.
(Trama tradotta da me). »

Piccola premessa: quando ho visto questa copertina, me ne sono innamorata; ho letto la trama e mi ha incuriosita da morire; ho letto in giro pareri entusiastici; di conseguenza, ho caricato questo libro di aspettative altissime, il che significa che credevo di avere tra le mani la serie dell'anno, o qualcosa del genere.

Naturalmente, era quasi impossibile che non restassi almeno un po' delusa.

Come accennai in un WWW di qualche tempo fa, l'inizio di questo libro è un po' lento. Megahn, la protagonista, è una ragazza abbastanza anonima, con un trascorso un po' strano. Il giorno del suo sesto compleanno, suo padre l'ha portata al parco e le ha dato i soldi per comprarsi un gelato. Al suo ritorno, Meghan non ha più trovato suo padre. Era semplicemente sparito. Avevano ritrovato solo le sue scarpe sulla riva di uno stagno, null'altro. Lei e sua madre si erano poi trasferite in un piccolo paesino, sua madre si era risposata e aveva avuto un altro figlio. Ora Meghan ha sedici anni e, oltre ad essere anonima, a volte ha la sensazione di essere...invisibile. Il suo patrigno sembra addirittura dimenticarsi di lei ogni volta che esce dalla stanza. Gli unici con cui Meghan ha un rapporto sono Robbie, il suo migliore amico, e Ethan, il suo fratellino di quattro anni che la adora. Un giorno, Ethan viene rapito e sostituito con un changeling, un essere malvagio che ha assunto le sembianze del bambino. A questo punto, Robbie, che in realtà è Puck (quello si Sogno di una Notte di Mezz' Estate di Shakespeare, per intenderci), svela a Meghan il Mondo Invisibile, il mondo degli esseri fatati. È lì che è stato portato Ethan ed è lì che Meghan dovrà andare per salvarlo.

Una volta entrata, Meghan scopre che il mondo fatato non è rose e fiori. Apparentemente ci sono esseri pronti a papparsela nascosti dietro ogni angolo. Inoltre, sorpresa delle sorprese, si viene a sapere che lei è la figlia di Oberon, il Re della Seelie Curt, la corte d'Estate. La Regina Titania non fa di certo i salti di gioia quando Meghan si presenta al suo cospetto, quindi potete tranquillamente aggiungerla alla lista di gente che vuole la testa di Meghan su un palo; senza parlare della Regina della Unseelie Curt, la corte d'Inverno, che vorrebbe usare Meghan come arma contro Oberon, suo nemico. Insomma, dimenticate gli elfi allegri e le fatine luccicanti. Benvenuti intrighi di corte, satiri sessualmente insaziabili e cuoche troll particolarmente despotiche.

Quindi, per quanto riguarda la struttura del libro, niente da dire. Julie Kagawa è riuscita a creare un mondo ben strutturato, con leggi proprie e popolato da esseri maliziosi e intriganti, mescolando elementi presi da storie e leggende in modo assolutamente magistrale. Si ha effettivamente la sensazione di entrare in un mondo che ha una storia millenaria alle spalle. In più, mi è piaciuto il rapporto che la Kagawa ha creato tra il nostro mondo, il mondo reale, e il Mondo Invisibile. Le creature fatate si nutrono ed esistono grazie all'immaginazione dell'uomo. Puck, per esempio, è un essere estremamente longevo e praticamente immortale poiché, essendo citato in storie e ballate (senza dimenticare SHAKESPEARE), non verrà mai dimenticato dagli uomini e questo lo tiene in vita. D'altra parte, l'avanzare della tecnologia e della scienza, che distruggono le credenze e le leggende, stanno minando anche l'intero mondo fatato. Tecnologia significa un utilizzo sempre più diffuso di metallo, mortale per le fate.

Ed ecco la svolta, l'idea geniale: con l'avanzare della tecnologia, i sogni non sono spariti, sono cambiati. L'uomo sogna di nuove tecnologie e questi sogni hanno dato vita ad una nuova razza di fate, the Iron Fey, le fate di ferro. Un ossimoro.

A questo punto, valeva la pena continuare a leggere.

Un altro punto a favore è lo stile della Kagawa. Lei mostra, non descrive. Nonostante la barriera linguistica, io ho visitato i mondi in cui mi ha condotta. Ho visto i colori vivaci della Corte d'Estate e la glaciale maestosità del territorio della Corte d'Inverno.

Una pecca è rappresentata dai personaggi. Innanzitutto Meghan. Anche lei è un ossimoro: un'eroina passiva. E' animata dal desiderio di ritrovare suo fratello e sembra disposta a tutto per raggiungere il suo obbiettivo, ma per tutto il libro si ritrova semplicemente vittima degli eventi. Si lascia guidare, senza prendere in mano la situazione. Poi c'è Ash, il principe della Corte d'Inverno che dovrebbe essere l'interesse di Meghan così da costruire una bella storia strappalacrime alla Romeo e Giulietta. Ma ho avuto come l'impressione che Ash non fosse d'accordo con il destino che la scrittrice gli ha riservato: la Kagawa si impegna a spingere Ash verso Meghan, ma lui ha ben altro a cui pensare. Di conseguenza gli scambi tra i due sembrano quelli tra due schizofrenici: un momento prima si abbracciano, poi si urlano contro. Meghan, dopo un paio di giorni, è convinta che lui provi qualcosa per lei, mentre lui ribadisce che la sta aiutando solo per poi portarla alla Corte d'Inverno dalla sua regina. Altre urla e strepiti.

Fortuna che ci sono Puck e Grimalkin!

Puck è assolutamente adorabile. E' ironico, spiritoso e dolce nei confronti di Meghan. Mi dispiace che per la maggior parte del tempo o è trasformato in un animale, o è assente. Mi sarebbe piaciuto se avesse avuto un po' più di spazio.

Grimalkin è un gatto grigio parlante con un'attitudine alla Tremotino (...vuoi il mio aiuto, facciamo un patto) che accompagna Meghan per la maggior parte del suo viaggio. Sardonico e sprezzante come solo un gatto potrebbe essere, è sicuramente il mio personaggio preferito. Aggiungeteci che, praticamente, è identico al mio gatto e capirete perché l'ho adorato tanto.

In conclusione, The Iron King soffre un po' del fatto di essere il primo capitolo della serie. Non è stato un inizio accattivante come avevo immaginato, ma voglio dare fiducia a questa saga, quindi probabilmente mi procurerò anche gli altri libri.

Poi, parliamoci chiaro: vale la pena averli solo per la copertina!

Gli do quattro Wolverine sulla fiducia, sperando che i personaggi e le relazioni interpersonali migliorino.

P.S. Gira voce che sia prossima la pubblicazione in Italia. Ma non sono riuscita a trovare notizie attendibili in merito. Si dice dovrebbe essere edito dalla Fanucci, che ha già pubblicato altro della Kagawa.

Voi che ne dite? Avete notizie sulla pubblicazione italiana? Proverete a leggerlo in lingua? Avete già letto questo e gli altri e potete assicurarmi che Ash e Meghan avranno una conversazione sensata, un giorno? Let me knowAAAH!