martedì 25 giugno 2013

Recensione | Un Ponte per Terabithia - Katherine Paterson

Ciao a tutti!
Sto cercando di non cedere alla tentazione di prepararmi il secondo caffè del pomeriggio e, credetemi, se ci riesco, pretenderò un premio.
Mys. Ora. Davanti al caffè
Ad ogni modo, stavo risistemando la mia libreria (cosa che faccio spesso perché i miei libri devono stare in un certo ordine che rispecchi il mio stato mentale del momento) e ho trovato un libro che, a suo tempo, ho adorato, quindi ho pensato di scriverci una piccola recensione su, per non farlo stare troppo nel dimenticatoio. 
 Il libro in questione è Un Ponte per Terabithia di Katherine Paterson.


Un Ponte per Terabithia   
KATHERINE PATERSON 


 Mondadori Brossura210 p. ▲ 9,00 € 


TRAMA: «Jess Aarons si è allenato tutta l'estate per vincere la gara di corsa della scuola. Non avrebbe mai pensato che a fargli mangiare la polvere sarebbe stata una ragazzina: Leslie Burke, la nuova arrivata, che si veste come un maschio e abita in una casa piena di libri. Jess non avrebbe mai immaginato neanche di essere suo amico, eppure i due diventeranno in poco tempo inseparabili. Jess e Leslie sono due outsider nella piccola scuola del villaggio, ma saranno Re e Regina nel meraviglioso mondo di Terabithia, un luogo immaginario e segreto dove condividono storie e sogni, e dove nessuno può fare loro del male. Solo tra gli alberi di quel magico regno Jess e Leslie riescono a vincere le paure. Finché qualcosa di terribile non romperà l'incanto...»




Uno dei ricordi più vividi che ho di questo libro è quanto mi immedesimai in Jess. Lui è un ragazzo timido, solitario con una grande passione per il disegno. Ma è anche ambizioso. Nello specifico, all'inizio del libro si allena per essere il "più veloce dei ragazzini di terza, quarta e quinta". La sua famiglia è la tipica famiglia un po' asfissiante: i genitori vorrebbero che Jess si comportasse già da uomo; le sorelle più grandi lo detestano, la più piccola è uno strazio. L'unica che lo tiene in considerazione è May Belle ( che lo adora, letteralmente) ma, spesso, anche lei si rivela un po' fastidiosa. Silenziosamente, Jess brama una parola dolce da parte di suo padre e un riconoscimento, di tanto in tanto. Non ottiene niente di tutto ciò.
Soprattutto, vorrebbe mostrare i suoi disegni alla sua famiglia, ma la mentalità chiusa impedisce loro di riconoscere il talento do Jess.

A scuola, più o meno, è lo stesso. Tra insegnanti severi, ragazzine spocchiose e ragazzi prepotenti, l'unica che riesce a dare un po' di gioia a Jess è la signorina Edmunds, l'insegnante di musica, l'hippie, che incoraggia il ragazzo a non abbandonare i propri sogni.

Così, in questo quadro iniziale, Jess è una mosca bianca in una cittadina provinciale e gretta, con l'unica eccezione dell'insegnante di musica che, proprio come Jess, viene additata e giudicata.

Tutto cambia quando Leslie Burke si trasferisce nella casa accanto a quella di Jess.
Leslie è diversa. Porta i capelli corti, i jeans tagliati sopra il ginocchio e le scarpe da ginnastica senza le calze. Riesce addirittura a battere Jess nella corsa, quando sarebbe dovuta restare a giocare a campana con le altre ragazze.
Tra loro due nasce una profonda amicizia. Mentre si procede nella lettura si ha l'impressione che Leslie voglia aiutare Jess ad uscire dal guscio: sono due anime affini, solo che Leslie è libera, non le importa del giudizio della gente, mentre Jess è ancora costretto dalla mentalità della sua città. Leslie esprime la sua fantasia inventando storie magnifiche, proprio come Jess disegna. Si completano.
Insieme, trovano un posto speciale, al quale si accede attraversando un fiume appesi ad una corda, e lo chiamano Terabithia, sul quale regnano, insieme.
E, insieme, sconfiggono giganti e mostri, ma anche bulli. 
A Terabithia fuggono dalla stupidità degli abitanti di Lark Creek. A Terabithia sono liberi e possono essere quello che sono.
E tutto troppo bello per durare, no?

Un Ponte per Terabithia è una bellissima storia di amicizia. Racconta una fiaba racchiusa in un guscio grigio e opprimente che minaccia continuamente il mondo bellissimo di Leslie e Jess. E' un libro che fa tornare bambini e fa riflettere da adulti contemporaneamente, perché le tematiche trattate sono tutt'altro che banali.

La prosa è semplice, scorrevole, diretta, rispecchiando un po' la personalità di Jess. Non c'è  niente di stucchevole o pomposo. Ma, come è giusto che sia, le descrizioni riescono a farci vedere la fantastica Terabithia, così come la gretta Lark Creek.
In più, questo libro è un piccolo, umile omaggio a tutti i grandi classici che abbiamo amato. Primo tra tutti, Narnia.
Insomma, se li merita i suoi quattro Wolverine. 
Piccolo appunto finale: dal libro è stato tratto un film nel 2007, con Josh Hutcherson (per me è stato un trauma scoprire che poi lui avrebbe interpretato Peeta in Hunger Games!) e AnnaSophia Robb che è molto carino e abbastanza fedele al romanzo.



(Ah, per la cronaca, alla fine ho desistito e mi sono preparata il caffè. E ci ho pure abbinato due biscotti!)

10 commenti:

  1. Ho visto solo il film, che mi è piaciuto parecchio. Mamma mia che tristezza però ç_ç

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  2. Il libro è davvero adorabile anche se molto triste, è piaciuto anche a me!

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    1. Mi fa piacere *_* è un libro davvero molto molto bello.

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  3. ciao :) bella recensione!
    Ho visto soltanto il film (che ho adorato *.*), non pensavo ci fosse anche il libro!

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    1. Grazie :))
      Io il libro l'ho scoperto per caso, in realtà XD ma è stata una bellissima scoperta **

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  4. Io è da un sacco che voglio vedere il film!

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    1. Appena trovi un po' di tempo, fallo, ne vale la pena.
      Non so se hai già letto il libro (in genere consiglio prima il libro e poi il film XD). Comunque la storia è così bella che va bene anche il film *_*

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  5. E' uno di quei libri che non dimenticherò mai.
    E' stato il primo libro per cui, a 7 anni, ho pianto come una disperata, mi aveva sconvolta.
    Molto molto bello (il film un po' meno ;) )
    Grazie per avermelo ricordato <3

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    1. Figurati! <3
      E' davvero indimenticabile. :')
      A me il film, devo dire la verità, è piaciuto abbastanza. Sono riusciti a mantenere l'atmosfera del libro, anche col cambio d'epoca. :))

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